mercoledì 12 marzo 2008

Pollaio


Una stanza di tre metri per quattro, una lampadina del menga, una finestra sempre chiusa. Fuori, tre sacchi enormi di juta, pieni di piume, divise per qualità.

Dentro, un sacco di piume, sparse ovunque, svolazzanti e/o appiccicose ( e dunque fastidiose ). Mi aprono che sembrano astronauti. Son tre donne invece, bardate di tutto punto per combattere pruriti & affini eventualmente derivanti. ( minchia, ma cosa ho scritto ? )

Insomma, la sensazione è quella di esser entrati in un pollaio armati di mazza da baseball a sferrar colpi su un allevamento intero di “cagauova”. Piume che invece sbucano da giubbotti sventrati e di dubbia provenienza ( non è da escludersi un prelievo dalla “monnezza” ) accatastati a terra.

Centocinquanta rupie al giorno ( un euro oggi pari a novantatre rupie ) e una vita assurda, primo anello della catena per indossare, noi, con poca spesa, una giacca-tecnica perfetta replica di marchi noti.

Ps : ora mi sento un poco coglione, ho commissionato quattro giorni fa un nuovo sacco-letto.