giovedì 30 ottobre 2008

Dishain 3


E che Festival sarebbe senza una danza ? Tutti in strada, coerografie studiate a tavolino e tanto, tanto impegno.

Vestiti confezionati per l' occasione e… un bel tanfo di sudore ( credevate lasciassi un post scevro da puntualizzazioni ? ).
Anche questo e' Happy Dishan, anche questa un' occasione per metter in tasca qualche rupia.

Ps : per gli amanti del... genere, non male la morettina che ballava solista.

Dishain 2


Dishain e' anche aria di festa per i cani in citta'.
Normale vederli con una tika ( bollino rosso ) sul muso e una collana di taggeti ( che qui crescon ovunque e alti il doppio dei nostri ).
Far le feste ( e un bagno ) all' amico pulcioso e' un must nella prima vera giornata di Festival.

Curiosita' : corre voce ( dovrei scrivere “si narra” ) che trovandosi di fronte il caro quadrupede, il Signore, creatore dell' Universo etc, al momento di assegnare dei nomi a quanto “prodotto” venne colto da un attimo di panico.

Quello che ai giorni nostri rimane il “migliore amico dell' uomo” non poteva vedersi affibiato un semplice nome : penso' allora di dargli il proprio, ribaltando le sole lettere : dog, god.

C' avevate mai fatto caso ? C' avevate mai pensato ?

Ora, non ricordo chi me l' abbia venduta questa, e sicuro me l'` avra' pure spiegata meglio, ma l' idea ( da quasi ateo quale sono ) "a me mi piace".

Dishain 1


Arrivo a Kathmandu', citta fantasma ( con le debite proporzioni ) per via di un Festival, sei giorni ( vedi post precedenti ).

Ri-arrivo in citta' da Pokhara Area per via del trekking sull' Annapurna… ed e' ancora Festival. Tre giorni.

E tutto ancora come un mese fa, gente che torna al proprio villaggio e la maggior parte delle attivita' commerciali con le serrande abbassate.

Abbassate perche' chiuso, abbassate perche' da lavare.

Pare assurdo ( dovreste veder il rusco che gira ) ma di base questa e' una “festa del pulito” e tutti provvedono con secchi e strofinacci ( e qualcuno con spazzola su asfalto, vedi foto !! ) a render migliore la citta', o perlomeno il proprio angolo.

Non male, cento di questi Dishain (il nome della ricorrenza ) caro Nepal.

mercoledì 29 ottobre 2008

Yoghi 3


A non buttar la roba in terra Yoghi proprio non ci riesce, anche sforzandosi. E allora urge un rimedio : serve un tappeto.

Blu che “spara” e “a me mi piace”, 150 rupie le metto io, tu le altre 2.200 ( la trattativa senno' non si schiodava da quella cifra – niente vendita per l' indiano, niente carpet per lo shop ).
Ora il negozio e' una meraviglia ( vedi foto ), qua la mano amico, ben fatto.

Yoghi 2


Un box e' un box, lo spazio… quello e'. Ma ottimizziamolo no ? Proviamoci.

Prima una bella pulizia “di grosso” : povero Yoghi, sei viaggi carico come un mulo in quello che era stato l' atelier del mio zaino-graziella ora magazzino al terzo piano. Altri due a buttare roba che manco lui sapeva d' avere.

Poi una “pulizia di fino”, a far sparire triple taglie di un identica giacca, camicia, pantalon_a ( mi piaceva il femminile ). Via anche questi zaini, 10 e tutti uguali. Etc etc.

Infine il via alla rivoluzione del colore : “ Yoghi, hai bisogno di invogliare la gente ad entrare… devono veder ordine e spazio ( fosse facile in 3x4mt di bugigattolo ) e devi catturar la loro attenzione… “

La parete di fondo grazie alle tinte sgargianti dei prodotti ora e' uno spettacolo, le luci pensano al resto. ( nella foto la bottega prima )

ll negozio in due giorni ha cambiato faccia ( e anche i miei abiti da lavoro, lerci !! ).
La riprova ? Una coreana post-trekking si avvicina : “e' questo il negozio dove ho comperato la mia giacca ?”

Se non e' un complimento questo… e smettila di rigraziare Yoghi, l' ho fatto volentieri, pero' la laveanderia me la paghi tu..

martedì 28 ottobre 2008

Yoghi 1


Rientro in citta' e trovo l' amico Yoghi solo in negozio, il suo negozio, quello che due anni fa abbiamo rinfrescato assieme ( mia l' idea ora come all' ora ).

Il ragazzetto che lavorava da lui ha dato le dimissioni, andra' a tentar fortuna in Dubai-area, tre giorni di Festival ( l' ennesimo ) e poi via, volo one-way.

Ha un altro commesso Yoghi, buon venditore e anche fin troppo “smart”, o “stronz”, o “piirl”, tanto da mettersi un millino di rupie "extra" in saccoccia e… venire beccato.

Sfortunatamente Yoghi - faccia da buono - non e' stolto e due conti facili ed una soffiata han messo a posto le cose. Uomo avvisato… ora in pausa-festival, rigare dritto, senno' … via a pedate.

E' alta stagione e si fanno affari, tra suoi sogni di trasferimento in un angolo di citta' piu' battuto ( ma chi lo paga poi l' affitto ? ) e redditizio, e ordini in arrivo che van stipati.

Ma non cosi', cazzo Yoghi, va che macello !!
Urge rimedio : due extra-spazi, due box decisi, ordinati, realizzati in un giorno. Mio regalo.
Duemila rupie ( 20 eurini ) per 55 inch di legno per 16 e per 19, 8 rotelle, 2 cerniere, 2 ganci a chiudere uno sportello.

Quelle che sembran casse da morto saranno comodi supporti per due trespoli zeppi di merce esposta ai lati dell' ingresso.
Prego Yoghi, preeeego. Ora pero' smettila di ringraziare.

Truck


Da Katmandu a Pokhara poco meno di duecento chilometri.

Quando va bene, in questo tratto di strada, trovi almeno cinque camion ( o bus ) coricati sul fianco, o abbandonati sulle quattro ruote con radiatori che sbuffano e giunti e alberi di trasmissione e testate che “saltano” tra copiose perdite di olio.

O accartocciati, le cabine ridotte ad origami in lamiera, frammenti di vetro e cattivi pensieri riguardo la sorte degli occupanti le prime file. Ecco perche' in molti preferiscono sistemarsi sul tetto ( pare una mia solita uscita, ma e' cosi' ).

Velocita' spesso ridicole a scongiurare tragedie, anche se il morto, statene certi, ci scappa e sovente.
Due anni fa grazie ad un piantone di sterzo che sul piu' bello ha fatto “crac”, un pulmino con 56 occupanti s'e' inabissato nel fiume ( Trisuli ) che corre per chilometri a fianco della statalissima. Nessun superstite, 56+2 ( autista e controllore ) nepalesi.

Nel viaggio di ritorno il foto-esempio : un truck in retromarcia, all' improvviso ingovernabile, di traverso giu' per la scarpata ( carico di sassi da fiume ) con, fortuna vuole, le fresche frasche a trattenerlo.
Nessun ferito, solo un grosso spavento. Ri-fortuna vuole.

Lago

Una rematalonga rilassante sulle acque del tranquillo laghetto ( Phewa Tal ) in Pokhara.

Le montagne innevate a far da sfondo… vien facile un pensiero alla mia citta', al suo ( mio ) Lario.

Una mezza giornata mono-remo e una foto con la t-shirt degli amici di No Fear ( “punto it” cosi' da non confondersi col brand ), interessante progetto di due ragazzotti romani, che saluto...

... e che sono a vostra disposizioe se avete avventure da pubblicare.

lunedì 27 ottobre 2008

Mantide


Per la serie “mondo animale” ( io mi ci ritrovo a pie' pari ), a voi una prima assoluta ( per il sottoscritto ) :

una mantide come natura l' ha fatta, ad un palmo dal mio naso/obiettivo, in posa plastica, bellissima, verdissima, efficacissima ( se e' vero che si pappa il compagno ).

Non ne avevo mai vista una in carne ed… ossa ( le avra' ), eccezion fatta per quella “spillata” tra del cotone idrofilo in un astuccio di plexiglass...
Una mostra, non ricordo dove, di aracnidi e “parentinsetti”. Bleah.
ps : Edo, non riesco proprio a non far lo spazio nelle parentesi, fanculo le rules :-)

Friendly


Nepalesi : in citta' son invadenti, perche' il turista e' pollo da spennare, sempre.

Lungo il sentiero osano meno ma ti… inculano uguale ( basti pensare al pagar il doppio uno snack e cinque volte tanto un litro d' acqua ).

Se c'e' una cosa che li accomuna e' il loro esser "amichevoli", simpatici, pacifici, pronti alla risata.

Una sosta trek e ti ritrovi a ri-scoprirli, brava gente, davvero brava gente.

sabato 25 ottobre 2008

Pasti


Non ho mangiato male ( rispondo alla seconda e-mail ), ma sette giorni posson bastare : menu' identico per ognuna delle Guest House, solo una differenza di prezzi col salir di quota, ovvia logica del costo-portatore-consegna.

Riso e vermicelli ( per dire all' italiana “noodles” ), spaghettini e “macaroni” ( e qui lo scrivono loro cosi' ), e pizza, pollo, montone e pecora, momo ( ravioli ) e pane ( ottimo quello tibetano ).

Piatti quasi sempre piccanti, brodaglia la sera, di patate, di cipolla, di aglio, con quest' ultima consigliata per scongiurare il mal di montagna ; crepe o pankake a colazione con miele o marmellata ( gelatinosa da sembrar finta ).

Birra e “bibitume”, acqua bollita e purificata ( e venduta cara come… il fuoco ), digestivo/mazzata…( estratto di riso ) a piacere.

Ps : foto scattata l' ultimo giorno di discesa, un bel piattino di… messo li', al sole. Speriamo sia solo roba da seccare e bruciare nella stufa con il freddo alle porte…

Notte

Sempre via e-mail : quanto spartane sono le sistemazioni lungo il sentiero ?

Cosa rispondo, io che non ho schifo quasi di nulla e di nick-name faccio “selvatiko” ?
Non sono pulite, ma s'e' visto di peggio ( e qui si vede di peggio in citta', paradossale no ? ), pareti sottili e letti sfondati.

Il consiglio ? Rinunciare al portatore, farvi un “mazzo tanto” lungo il sentiero cosi' da esser stanchi e prender sonno col toccar il guanciale ( lercio solitamente ), senza dar peso a quello che e' lontano anni luce dal nostro standard di pulizia.

venerdì 24 ottobre 2008

Toto vetta


Scrivo “foto di rito” e mi si domanda via e-mail di postarla.

Eccola la vetta, una delle quattro, cinque, sei che corron tutt' attorno all' ABC.

Difficile ora, con la Lonely da tutt' altra parte, dirvi come si chiami quella qui inserita, presa a caso tra i file dei vari click. Ci sara' tempo per riordinarli e nominare le immagini.

Anzi, lancio un toto-vetta : chi la indovina vince una bandana usata lungo il trekking, una Buff originale... lavata e' come nuova !! :-)

giovedì 23 ottobre 2008

Trucco trek


Indipendentemente dal mio “basso voto” al trekking di cui… sotto, una cosa qui mi ha dato veramente noia : l'eccessivo turismo “arrogante” combinato con le ridotte sistemazioni-notte.

Perche' puo' starmi bene che un pensionato arzillo di portator-munito possa prenotare un comodo posto letto ( comodo forse e' parola fuori luogo trattandosi di rifugi spartani ), ma che vi siano gruppi di otto/dieci anime desiderosi di dormire vicini-vicini…

Gente con 10 anni meno del sottoscritto, che se la “piglia” comoda sul sentiero, sicuri del giaciglio sin dalle 5 del mattino ( ora in cui di solito si “sacrifica” un portatore spedendolo a balzelloni in cima a riservare rooms ) e te, che ti sei fatto un “mazzo tanto” con 8 chili sulla gobba…
… che ti ritrovi a dormire nella stanza peggiore ( arrivando magari 4 ore prima !! ) e/o nella dining-room tra portatori che ronfano esausti e guide locali che non sono da meno.

Il tutto nel puzzo di kerosene rimasto nella sala per via del fornelletto ( servizio che si paga ) che durante le due ore di cena ha riscaldato le gambe dei presenti.

Ps : per mia fortuna e per aver sgambettato discretamente, ho sempre rimediato un posto “decoroso” e una stanza tutta mia.

Obiettivo


4.130mt, Annapurna Base Camp, l' obiettivo.

Un paio di Guest House, prezzi europei per sorseggiare un black tea, una rete da pallavolo, le classiche bandiere/preghiere e la catena di “monti” tutt' attorno che vale si la candela ma...

Ma che due palle arrivar fin qui !! Un trekking che piu' noioso non si puo', scale, scalini, foreste, pantano e sanguisughe.

Nulla a che spartire ( mio parere modestissimo ) con il blasonato Base Camp del cugino Everest.

Obiettivo raggiunto in fretta, ma ancor piu' velocemente abbandonato, dopo la foto di rito. Mai piu'.

Permesso


E' permesso ? Posso ? Come ? Cosa ?

Duemila rupie ? Fanno venti euro, quaranta-vecchie-mila-lire per un pezzo di carta che…

Non lo so se con il vecchio regime la cifra era identica, so che ora questo e' il prezzo da pagare ai Maoisti per entrare sui sentieri nella Regione dell' Annapurna, Round o Base Camp che sia.

Per darvi un idea, l' equivalente di un terzo dello stipendio mensile di un giovane cameriere. Per 7 gg di trekking nel mio caso !!

martedì 14 ottobre 2008

A.B.C.


... tranquilli, nessuna lezione di nepali' on-line, solo tre lettere ad indicare cosa sara' ( cosa faro' ) da domani e per poco meno di due settimane :

A come Annapurna, B come Base, C come Camp

Qualcosa come 4mila e 100metri, dodici giorni ( magari meno, dipende dal tempo ) in quota a veder questa parte di catena Himalayana.

Un "giretto" se paragonato al Round completo di 21gg e deciso per via del voler evitare... le code : e' tempo di trekking, la stagione e' ideale, la gente si ammassa sul sentiero.

Meglio defilarmi, respirare aria fine e con meno stress per rimediare un posto letto per la notte ( l' alternativa sarebbe rischiare di riposare nella dining-room tra scarponi puzzolenti e gente che russa ).

Del resto, posso mica alzarmi nervoso il mattino per non aver chiuso occhio : sono in vacanza, ricordate ?

A risentirci tra 12gg, ora piu', ora meno.

Pokhara


Sette ore di bus ( rottame ) verso ovest ( e anche un po' a sud ) ed eccomi a Pokhara.

Non sara' il mio Lario, ma il lago che scorgo dalla finestra della mia G.House non e' niente male.

Ottima destinazione per una vacanza all' insegna del no-stress. Peccato solo che domani sia gia' a scarpinare verso le montagne che fanno da sfondo.

Ci sara' tempo per prender il sole e far un giro in barca tra due settimane.

lunedì 13 ottobre 2008

Goccia solidale


Venti minuti di taxi dal centro, nel villaggio di Yoghesh, Kirtipur.

Una casa con un secondo piano da edificare ( se solo si trovassero 5mila euro ), un prato tutt' attorno e 17 bambini, orfani, ospiti del Centro.

35 chili di bagaglio di vestiti come nuovi se non nuovi del tutto, raccolti tra gli amici, donati dagli amici ( grazie ).

Una goccia nel mare della solidarieta'.

ps : ci sara' un seguito ( il solito Yoghi coordinera' il tutto ), vi rompero' le scatole e una nuova fila di mattoni riusciremo a posarla. Obiettivo 2009.

domenica 12 ottobre 2008

Dashain 3


Direttamente dal romanzo di Khaled "il cacciatore di aquiloni", a voi l' altro divertimento di queste giornate di Dashain in citta'.

Tutti che lanciano, tirano, corrono, girano, ruotano, recuperano... e ( sigh ) perdono.

Tutti sul tetto alle prese col... rocchetto ( il mago della rima e' tornato !!).

Dashain 2


Mangiato il capretto ( ma ho il sospetto che siano altri quadrupedi interessati al macello - pochi i cani in giro ndr ), tutti fuori, grandi e piccini, appesi.

Due funi, due tavolette di legno e un ramo.

Ecco a voi l' altalena, molto in voga in questi giorni, tanto da esser notizia da prima pagina sul giornale locale.

E nell' attesa del proprio turno c' e' chi, su un tetto, suona e canta. L' avevo detto, e' gran Festa 'sto Dashain !!

Dashain 1


Se la parola Dashain ( ricorrenza induista ) non vi dice nulla, traduco io : tutti a casa.

Al contrario delle altre feste nel Paese, occasione per far baldoria ( oltre al far nulla ), qui e' il caso di far la valigia, tornare al villaggio, a casa da mamma' e sacrificare un animale.

Famiglia in cui il capo ( in genere il padre, se non il nonno ) augura il meglio per l' anno che verra' "tikando" ( voce del verbo appiccicare un pastrugno rosso - tika - in mezzo alla fronte ) tutti i componenti radunatisi.

Mi han raccontato che usualmente va cosi', ma capita poi che il padre "tiki" la moglie, il fratello la sorella, la mamma la figlia...

... per finire poi a tavola con l'animale fresco di macellazione e quattro, cinque, sei giorni da trascorrere assieme.

venerdì 10 ottobre 2008

Regalo


Ottobre 2008, l' altro giorno, nell' andare a salutarlo, la sorpresa : il nastro, quello degli Aqua in versione nepali' ( post precedente ) su un ripiano ad attendermi.

Sapeva si e no del mio ritorno, aveva provato a contattarmi via e-mail senza esito, non era riuscito nemmanco ad aprire da qui il mio sito-web ( noie di virus mie di sicuro, noie di connessione nepalese per certo ) e lasciarmi uno straccio di appello sul guest-book.

Insomma, nulla al quoto, ma tanto affetto e altrettanta cura nel conservar li' in pole position sullo scaffale quella musicassetta.

Un omaggio al sottoscritto, un regalo graditissimo ( grazie ), colonna sonora del prossimo video a raccontare di Everest, di Cadrega, di Graziella, di Nepal e della sua fantastica gente-amica, music-man su tutti.

ps : garantito, basta con le copie.

Music man


Pochi i negozi aperti al mio arrivo, in centro citta' c' e' aria di festa, anzi, di Festival ( nei prossimi giorni vi diro' di piu' ).

Tra questi anche il mio "angolodel disco", lo shop dove comperare tre cd musicali - naturalmente taroccati - per 500 rpn, cinque euro al cambio attuale.

A dire il vero in ogni music-shops di Kathmandu' quello e' il prezzo, ma il mio "music-man" e' speciale e da anni rimane il mio riferimento.

Nel 2006 si prodigo' nella ricerca disperata di un nastro introvabile ( essi', le vecchie cassette per il mangianastri ) con un motivetto pop-stupido, prima del lato "b" : la versione nepali' di "barbie girl" degli Aqua, tormenton_estiv_europeo di anni fa ( lo ricordate di sicuro ).

Un nastro che ha finito per esser cancellato in un maldestro tentativo ( un amico comasco, forse l' unico ad aver ancora una doppia piastra ) di copia. Una cassetta che doveva servire come base per una mia intervista alla Radio Svizzera, Rete Uno.

Marzo 2008, due anni dopo, una seconda missione impossibile per "music-man" : trovar una seconda cassetta introvabile, la stessa.

Due mesi e piu' a cercar invano, niente da fare : prendo un volo, rientro in Italia, pazienza.

Aereo 2


E se il mio volo e' stato interminabile, un brivido corre nel pensare a diciotto persone.

Diciotto anime decollate da Kathmandu' e dirette a Lukla ( canonico volo per i trekkers diretti al Base Camp Everest ) il giorno otto ad ore sette, non vedranno mai un "atterraggio morbido" ( rif. post precedente ).

Tre membri d' equipaggio, il resto tra olandesi, svizzeri, australiani ( due ) e tedeschi.

Un solo superstite, il pilota, che non pare nemmeno in condizioni critiche.

Un miracolato di sicuro, ne piu' ne meno come il sessantenne danese ( alloggia nella mia G. House ) che, non in lista quella mattina ( ma il suo biglietto quello era !! ), e' stato invitato a ritornare il giorno seguente ad ore 11.00.

Un giorno in piu', un giorno perso, poca cosa per un pensionato che ha del tempo da trascorrere, che ha sorriso ai partenti, che e' tornato in citta' senza pretendere il suo sacrosanto seggiolino pagato.

Alle volte si chiama destino... ma io eviterei una certa compagnia aerea : Yeti

Aereo 1


Un volo interminabile ed eccomi in Nepal.

Secondo me ha gufato l' amico Edo che domandava circa un "atterraggio morbido" nel post-precedente.

A lui dedico l' immagine del sottoscritto svaccato tipo profugo nella sala d' attesa del Dehli Airport.

Ritardi e cancellazioni, tradotto, quasi un giorno in piu' sulla "schedula" per arrivar a poggiar il culo nell' identica Guest House ( essi', i' m abitudinario come un dog ) di centro Kathmandu'.

Ma non lamentiamoci... ( vedere post successivo )

giovedì 2 ottobre 2008

Visto ?



VISTO ad aspettare sempre l' ultimo minuto ? VISTO a non domandare ? VISTO a fare come l' altra volta ? VISTO ( per l' India ) che non va bene.

Ufficio preposto in quel di Milàn, settimana scorsa per la consegna documenti, ritiro in questa, lunedì.

Il modulo-richiesta è lo stesso, scaricato on-line e compilato pari-pari alla volta scorsa ( febbraio '08 ), ma il VISTO no, quello non è proprio uguale. Voci e date non mi quadrano.

VISTO che son preso da un trasloco e altre menate, non do troppo peso alla cosa. Stamattina però, per scrupolo, chiamo e chiedo :

"... senta, mi compar la scritta SINGLE e la volta scorsa era MULTIPLE ( vedi foto ) e dunque..."

Ricevo notizie ( gentilissimi, almeno quello ) frammentarie e intervallate da non so quanti "un attimo che chiedo" o "stia in linea" per scoprire che :

- dal luglio scorso i sei mesi "canonici" da turista non son più "direttamente" rilasciati

- dal luglio scorso sono cambiate anche le regole per gli ingressi multipli ( quel che mi occorre per transitar per aeroporti principalmente e per "vacanzare" con l' occasione )

Il modello che trovi però on-line è sempre quello e se lo compili con la crocetta su "multiplo" ti arriva un bel "singolo" e semmai ti tocca mostrare e dimostare con altro che vai a fà, perchè e percome devi da lì pàssa etc etc.

Che non sarebbe nemmeno stato un problema ( 'n c' ho mica nulla da nascondè... ) se solo m' avessero avvisato al desktop di presentazione.

E cambiava poco anche mi fossi accorto lì ( al ritiro ) del fattaccio ( e mi consola 'sta cosa ) e, se hai altro da domandare ( tipo un visto urgente da ottener in giornata ), basta pagare e forse verrai accontentato.

Nel mio caso erano 118 euro ulteriori ( urgenza e modifica ).

Domando circa i miei 65 euro versati all' atto della richiesta e... mi rispondon vaghi ( senza "un attimo che domando, resti in attesa" ) che quelli son andati già a far cassetto e bla bla bla.

Ora capisco cosa s' intende quando dicon "fare l' indiano"...