lunedì 17 maggio 2010

Fresche idee

Un idea dietro l'altra, un sacco di appunti, note, post it e scartoffie. E tante e-mail. Una settimana (la scorsa e questa) che vede partorir un idea, la sua verifica-fattibilità, il sale aggiunto del "perchè non provarci?", i primi contatti. Si attendono le risposte, bisogna reperir il budget, solito tran tran del dietro le quinte di ogni mio progetto-avventura. Nel frattempo una sistemata/aggiornata al blog (che ci voleva), una rinfrescata al sito (ancora poche, pochissime ore) e molto altro ancora. A presto con maggiori informazioni.

Ciak azione

Una pesante mtb da down-hill (noleggiata sul posto, qui se dovete pianificar una gita a pedali laggiù), ancor più pesante con un tubeless che rogna (ruota a terra sul più bello !!), e avanti e indietro, e fai e rifai. Perchè Paolo vuole il meglio (ammazza ragazzi cosa vuol dire esser professionisti !! Che lezione !!) e altrettanto pretende Max (Massimo Volta), qui nella foto guidato mentre mi precede con la macchina da presa. Quattro giorni sotto il sole, due di riprese, ore di girato in alta definizione e di qualità.

Marocco

La guida del Marocco sulla libreria da anni. Nell'inverno 2006 avevo la valigia pronta, la bici adatta. Optai però per la Thailandia qualche mese dopo, riservandomi di destinar un avventura in cima d'Africa. L'occasione è ora ghiotta : Paolo Gandola, regista affermato (e non solo, clicca qui), decide di portarmici per una 4gg di riprese video. Il progetto, interessante, una serie a puntate per la tv dedicata ai viaggiatori (di più non è dato sapere al momento). Partiamo dunque, in barba all'appèndice appena operata (22/04 l'intervento), l'altra notizia di fine Aprile :-D.

Cinque terre

Okay, non sarà una grande avventura da pubblicar qui (nel blog che nasce per raccontar le mie esperienze raid, viaggio et simili, per intenderci : on the road :-D), ma ha un suo perchè e tant'è, la pubblico: trattasi della settimana vinta col podio al Premio Chatwin (qui ne parlavo... polemicamente) alle Cinque Terre, paradiso ligure. Occasione per tornar in sella seriamente (lì o pedali seriamente o fai il gambero... con tutta quella salita !!), per formattare la memory-card del cervello, legger in pace un sano libro (nella foto leggevo questo) e dare una mano di nero alla pallida tinta. Settimana fantastica (sole estivo), bagno in mare compreso. E s'era ad Aprile !!

Sostaeroportuale

Se il prezzo da pagare per un volo economico (in offerta) del ritorno è un giorno (inteso un dì intero e una mezza fetta di notte) in aeroporto con connessione wi-fi, pasti caldi self service e un aeroporto pulito (il Terminal è quello di Doha) dove svaccarsi, beh, bando alla noia, cento di questi rientri !!

domenica 16 maggio 2010

Bergh in the box

La solita Suzuki Maruti bianca, lo scatolone dell'andata, due abbracci agli amici e via verso l'aeroporto. Fine della storia. Kathmandu, ci si rivede presto. No, non per un altra avventura, tocca cambiar location ora. Però torno a trovarti.

Pasta party

Scambiando due minuti-chat (le odio) su Facebook (essì, cascato anch'io nella trappola del social network) con una nuova fan (questa la pagina) che mi domandava circa il Nepal, scopro che la prima volta nel paese risale a dieci anni prima (era l'estate del 2000, ero accompagnato, ero senza bici). Cos'è meglio quindi di un pasta party con gli amici della city per festeggiar la ricorrenza ? Yoghi, Munna, Thir, Bin Laden, il mitico music-man con compagna (unica donna presente, sigh), Sonam e altri. Tutte conoscenze che trovate nelle vecchie pagine di questo blog.

Flight back

Un taglio netto all'anello trek dell'Annapurna (qui ne spiegavo i motivi) col tempo tiranno che mi obbliga (è il caso di dirlo, visto cosa si rischia su quei trabiccoli) a due voli interni per rientrare in città, Kathmandu. Il Bergmonch nel gavone anteriore e un click-ricordo che segna la fine vera del raid.

Trek end

Il solito poliziotto, il solito registro, i soliti appunti, le solite domande (essì, il monopattino non passa proprio inosservato). Il mio nome e quello di Kevin (il canadese che già avete visto tra queste pagine), i primi a lasciar il circuito trekking dell'Annapurna quella mattina.

Riprendiamoci


Riprendo in mano il blog (e davvero me ne scuso) dopo parecchio. Vuoi per pigrizia, vuoi per accadimenti. Ad ogni buon conto: s'era rimasti al rewind del giro-trek dell'Annapurna, a me, al Bergmonch. Riparto dall'immagine che rappresenta l'ultima giornata di discesa col particolare monopattino. La scusa, la stanchezza (per la quale rinucio ad utilizzarlo genuflesso e/o in piedi come si dovrebbe), la verità, il divertimento. Derapate lunghissime sul ghiaione del sentiero (in alcuni tratti parecchio ripido), col posteriore (controllabilissime), sull'anteriore (che ci si mette una poggiando facile una zampa). Fun time.