martedì 27 dicembre 2011

Buon Anno


II blog va in vacanza, io sono in vacanza !! Buon Anno, intanto. Ci si sentirà più avanti. Mauro

Lavoro di emme


A degna conclusione di una stagione di emme, che poi è un biennio di emme (e sempre che brontolo), un bel lavoro di emme. Nella pensioncina di Binod (post precedente) pare che non mi sia dato di stare in panciolle e... come smetteran gli addetti al muro di cinta, sarà il mio turno. Un  po' architetto e molto magutto, merda alla mano (si, cacca misto terra e acqua sporca) darò una rinfrescata alla baracca. Tante le idee, pochi i danee (al solito). Vedremo, vedrete.

Quel che mi fa pensare è il fatto d'esser qui "alla pari" (Binod non vuole ch'io paghi, anche se alla fine gli darò qualcosa). E alla pari mi trovo con le mani nella emme. Vorrà lanciarmi un messaggio?

Natale


Natale con... due cinesi (che una sembra Moira Orfei in scala) dal nome assurdo, Laluna (e qui -la capiranno in due- parte la canzone di Jannacci) e Jin. Astemia. Il quarto al tavolo, new entry del blog è tra gli amici di vecchia data, fratello del noto Munna di Kathmandu (qui a Pokhara ha identico negozio), Manzoor il suo nome. Abbuffata newari e brindisi a Coca Cola. Auguri.

domenica 25 dicembre 2011

Misticismo


L'ho già detto qui dentro. Se c'è una cosa che non mi entrerà mai in testa (oltre a mille altre, lo so, limitato che sono !!) è la massa di adepti a chissàqualesantone, com'è nel caso di questa foto (che ho scattato perchè eran tutti seduti composti, cane compreso), che smessi i panni della normalità (e non venite a ravanarmi pensieri con astrusità del tipo cos'è la normalità) appena scesi  dal volo che li porta nei paraggi (Asia intera), veston quelli misto-mistici di religioni che forse, sottolineo forse, nemmen loro conoscono. Ed eccoli con tamburello tra le mani a ripeter mantra incompresibili, agghindati come monaci o hippies dei tempi andati (una cosa è stare comodi, un altra cammuffarsi da fricchettone). Dopodomani, ne son certo, a Malpensa (per dire) si rimetteranno la loro cravatta e addio canti e incensi accesi. Ridicoli.

Pokhara 2




Mettiamola così. Se Kathmandu la paragoniamo a Milano (ci sta tutto l'esempio, inutile che storpiate il naso voi meneghini), caotica, inquinata, rumorosa, produttiva e da vivere, Pokhara è una Cesenatico di inizio stagione (qui l'esempio calza un po' meno a pennello, anzi, c'azzecca per nulla, ma m'è venuta quella...). Aria pulita, quiete e letizia, qualche turista (pochi) e una via dello shopping. Ristoranti e bar, sedie a sdraio fronte lago (Cesenatico c'entra sempre meno !!) e agenzie per trekkers con molteplici attività all'aria aperta, dal giro in bicicletta (le noleggiano, come a Cesenatico,tzù) al parapendio eccetera eccetera. Una cittadina ordinata, hotel ovunque e le montagne (e che montagne) sullo sfondo. Si sta bene, qui. 

Consulenza


Ed eccomi a destinazione. Blue Heaven Guest House, non serve nemmeno che la memorizziate, cambierà presto nome per via di una partnership olandese... vien lunga da dir qui in un post (a tempo debito pubblicherò un nuovo messaggio con link relativo di contatto). La gestisce Binod (anche lui amico di vecchia data), meglio sarebbe dire la gestirà, avendola rilevata da sole due settimane. Mi vergogno, ma ve lo dico. Starò da lui gratis in cambio di... consulenza. Già, pare che due idee riesca a produrle, che a loro fan comodo e che due pareri made in Italy (io mica ci vado leggero, se una roba è vuncia, che per i loro standard equivale al può andare, li ribalto !!) siano ben accetti. C'è tanto da fare, ci son discorsi di collaborazione-societaria e tutto finirà in una bolla di sapone. Per certo darò una mano a Binod in questi giorni, onesto amico con meno soldi di me in tasca e identico entusiasmo (con flemma nepalì, però).

Pokhara



E venne il giorno di lasciare Kathmandu. Fredda e inquinata città, io te ce mollo, vado al Sud. Oddio, non è tanto a Sud, anzi, è piuttosto solo a Ovest, Pokhara. Però sta più in basso di quota, il clima è migliore e la sera basta un pile, non il moncler (tarocco, ovvio). Sette meno un quarto la partenza del bus-turistico (la differenza è nelle 50rupie in più, identico tempo, identico bordello - biglietto che mi viene omaggiato dall'agenzia amica). Con cinque euro risparmiati, la bici insaccata sul risciò, son le sei e qualcosa quando lascio la guest-house. Sette ore di viaggio mi attendono.

sabato 24 dicembre 2011

Conto su di... tea


Per la serie: "quando vi dicevo che bere un tè è la disciplina preferita dei nepalesi...": 244 black tea, 4 al latte e 2 caffè, il mese (nepalese) scorso. Passi che è prassi offrirlo al cliente in bottega, ma se, come nel caso di Munna (è suo il conto), la colazione la fai casa, il tuo garzone non ne beve, siamo in bassa stagione... non oso immaginare il conto di altri negozianti qui in città. Oh, non ci sarà da far soldi, ma aprir una tea-house è stipendio sicuro !!

Made in Taiwan


Per la gioia del Natale… una donna da un quintale. Lei è di Taiwan, risponde al nome di Jessie, è simpatica e… è simpatica, punto. Amica di Munna, precisiamo. Anzi, cliente di Munna, precisiamo. Anche se lui pare abbia pure avuto una tresca. Vabbè, il gossip lo lasciamo ad altri blog (che io, oltretutto, scrivo da un bar e sto facendo colazione e certe immagini… bleah !). Lei è quella del regalo-thai per il mio compleanno, post precedenti.

Al buio 2


C’è chi sta al buio per davvero (va che gancio che mi son piazzato col post precedente, tiè) e c’è chi parrebbe tutt’altro fuorché un volontario. C’è che lei,Stefania, è simpatica davvero e roccambolesco è stato l’incontro, che non vi racconterò. Diciamo solo che da quella sera sono il suo eroe (salvatore suona troppo terronico). Lavora tra Londra, il Belgio e Doha, è più confusa di me, più alta di me e pure più vecchia (così si incazza se legge), di poco. Massaggiatrice, definiamola così (così si incazza di nuovo se legge),che è riduttivo a detta sua. Insegna a Londra, impara in Belgio, fa i soldi a Doha (scrocchiando la schiena a famiglie intere di arabi) e la volontaria in Nepal. Insegna ai ragazzi ciechi nuove tecniche di massaggio (aridaje), ragazzi che fanno parte di un organizzazione inglese che qui, da tot anni (sede in Pokhara aperta 5anni fa, sede di Ktm fresca di un anno), riesce a dar loro un lavoro dignitosissimo.

Al buio


Sembriamo loschi, lo so. Angolo remoto della via, luci rigorosamente spente, una torcia tra le mani e una biro a segnar l’ultima spesa. Sembriamo loschi, lo so. Allora mettiamola così, se stavate pensando a un traffico di cioccolato di montagna (fumo):se la sua bottega non è fronte strada la colpa non è mia, costa meno l’affitto, se la luce non c’è è per via del solito black out, se deve farmi il conto, io devo illuminargli il foglio. Tutto qui, sempre che state a pensar male !! Io continuo a non fumare e quella è solo la lavanderia.

Fine lavori


Giacchè parlavo di Nepalino vero... Al Centro pennelli stesi ad asciugare, il grosso del lavoro è stato fatto, gestiranno per conto loro quel che è rimasto nei secchi di vernice, se ne avranno voglia, se vorranno una mano in futuro (ne son certo, questi ragazzi meritano). Qui come per post precedenti-dedicati il rimando è alla fine di Gennaio, linea-internet italiana e pagine web relative.

Regalo 3


Premessa. Non ne parlerei se non fosse che con un post rendo un grazie grande così a tutti quelli che hanno contribuito nel mio raccogliere due soldi per il Centro Ortopedico. Non ne parlerei se non fosse che... parlandone, potranno altri darmi una mano. In questo caso mi dareste una mano per regalar a lui una gamba. Non ci voglion un monte di soldi, l'i-phone (non me ne voglia Steve Jobs) che riceverete per Natale costa molto di più.

Lui, il Nepalino in carne & ossa che ho deciso di aiutare (di fatto, colletta o meno, la gamba nel 2012 l'avrà, questo il suo regalo di Natale) è un ragazzetto di 17anni, sorriso stampato e, come da foto, identica situazione di Nepalino-mascotte. Gamba persa per un infezione, sette anni or sono. Mi fermo qui col raccontarvela che non serve a nulla buttarla giù dura e agitar lo stomaco. Anzi, direi che qualcosa posso aggiungerla: avendo l'amputazione sulla linea delle balle domandavo circa il funzionamento del... pistolino. Tutto in ordine. :-P

Regalo 2


In realtà un regalo me lo son pure fatto, io me. Un bel volo aereo. Il 2 Ottobre 2012 si decolla (spero di volar da qualche altra parte nel frattempo), sempre con Qatar Airways, sempre Nepal con una novità. E' un biglietto one way questa volta, chi ha da intender, intenda.

nb: so che pare strano comperar un volo one-way un anno prima, ma dovevo usar le miglia-maturate che in parte mi scadevan al 31/11 - 120euro scarsi per un Milano-Kathmandu.

giovedì 22 dicembre 2011

Regalo


Non è vero che nessuno mi ha filato, Jessie from Taiwan (poi ve la presenterò) un bel regalo me l'ha fatto: la foto-storia della cena con lei (questo il bel) e il solito Munna. In aggiunta una borsetta made in Thai (nemmeno il prezzo ha levato,180 bath). Varrà il pensiero, ma mica mi penserà... gaio?

Ps: già riciclata, per Natale alla figlia di Yoghi.

Eppi bordei


Eppi bordei tu iuuu, eppi bordei tu iuuuuuu !! Son trentasette quest'anno e in guest house mi hanno sistemato, contate, trentasette candeline. Dall'ingresso alla porta della camera. Mica da crederci nè? In realtà i lumini eran per una ricorrenza che nemmeno loro sapevan spiegarmi (ma si può !!) e del mio compleanno è fregato poco. Ho festeggiato uguale, cena turca e una fetta di torta, auguri a me.

Nano ballerino


Alzino la mano quanti non credevan alle mie righe e che il nanettoamico fosse un ballerino (e aggiungo coreografo). Ha pure cambiato palcoscenico nel frattempo (siam impazziti nel cercarlo in Thamel con l'amico Munna). Ottomila rupie la paga mensile con un giorno-free, dalla 18e30 alla mezza quando in un negozio 7giorni su 7 un commesso non va oltre le 6mila (al cambio un euro oggi 108rp). Chiamalo stupido !! Rischia pure di toccar il sedere a qualche ballerina (e mica per la mano morta, non lo farebbe mai, è che a quell'altezza lì lui va a... parare !!). :-P

mercoledì 21 dicembre 2011

Trova l'errore


Lui è troppo un grande (e via con facili battute) e se anche la foto tocca postarla in bassa risoluzione (qui non c'è ironia), rientra tra le migliori mai scattate senza pianificazione alcuna. Ero nel viottolo per pranzar nel solito ristorantino, stavo parcheggiando, lo incontro e mi domanda foto-foto. Tempo di estrar la fotocamera e arriva un bòcia con una bmx, bianca come la mia biciclettona by Rose. Fermi un po', voi due. Foto stupida servita, dal titolo: trova l'errore :-P

Pedalata assistita


Pedalar è fatica, il nepalese è geneticamente pigro, la soluzione un bel motore applicato (e naturalmente stavo scherzando).

Demolizioni


Condono una pippa! Se usassero il metodo nepalese per l'abusivismo italico sai quanti meno furbetti in giro? In due giorni, in coincidenza con la chiusura delle attività per il lutto cittadino, ruspe in azione (scortate dalla Polizia) e via tutte le costruzioni oltre la linea. Qui passerà la nuova strada a doppia corsia per l'aeroporto. Se avevi la proprietà in regola ti daranno dei soldi (così dicono), se eri abusivo, raccogli quel che rimane (mattoni compresi, che puliscono e accatastano, come si può ben veder nella foto) e cercati un posto altrove. 

A rilento


E se da un parte il ceto-medio (qui si potrà parlar di ceto medio?) pensa alla Concessionaria Fiat (pochi a dir il vero, per fortuna pur avendo il grano han anche un po' di senno e scelgon altri Marchi!!), dall'altra si viaggia a manovella!! E' il caso del sarto da marciapiede (mica è un mestieraccio :-P), della linea telefonica, delle connessioni internet, di molto altro (e di più importante) che non funziona o va a rilento. Questo è il Nepal, amico mio!! La frase-scusa che mi sento dire spesso. Ps: non mi lamentavo, consideravo solamente, in undici anni, poco è cambiato.

Linea di...


Si chiama Linea, è a marchio Fiat e fa decisamente pietà !! Considerato che le tasse di importazione la renderanno cara come il fuoco (allineandola a una bella Mercedes da noi, parlo di prezzi) non so se pensar male di un nepalese ricco che se la mette in garage o pensar peggio del caro (carissimo, visti i soldi che ruba come stipendio, quote societarie etc) Marchionne. E comunque, Marchionne o meno, bella linea di emme questo non-riuscito mix tra Palio e Punto e Brava (e anche un po' di Duna, direi).

martedì 20 dicembre 2011

Team 977


Senza di me non avrebbero rivoluzionato il Centro (faccio mia l'idea), senza di voi (che senza esitazioni mi avete messo in saccoccia due soldi) non avrei consegnato loro novecentosettantasetteeuro (un po' per simboloscaramanzia, un po' perchè in cassa... quello avevamo !!). O meglio, quei soldi  li ho messi nelle mani di Chhultim (l'amico che me li ha fatti conoscere) che da buon cassiere mi renderà poi conto delle spese sostenute. E se avanza qualcosa, pizza !! Se la sono meritata (ai ragazzi darò un extra cash per via dell'esser venuti a sistemar il Centro nel loro unico giorno di riposo, oltre ad aver lavorato come dei matti per quattro giorni con me).

Quando tornerò a casa ritrovando una connessione internet decente sistemerò il blog (che racconterà le varie fasi) e il sito dedicati: www.977foundation.com

Shuttle bus


Tutto fermo, solo uno shuttle-bus che fa la spola tra il centro e l'aeroporto. Poi, a piedi. Eccoli i turisti, trolley in mano (quelli che si permetton l'aiutino), carichi come muli quelli che scansano le offerte di aiuto da parte di improvvisati portatori (inusuale questo prodigarsi da parte di gente, li vedo, che quotidianamente sosta in quella zona senza muover un dito). Poveri turisti, chilometri a piedi a parte, me li vedo, catapultati in una dimensione tranquilla che al suono della campanella (tornate ai vostri posti !!) si rianimerà. Tempo di far una doccia e uscir dalla stanza... si ritroveranno in un altra città, la solita, che incasinata è dire poco.



Chiuso tutto


Questa in sintesi la storia: mesi fa uno scontro tra Partiti, robetta da poco, decine di contusi e altrettanti arresti. Un morto. Morto un paio di giorni fa. L'indomani per solidarietà (o per minacce) serrande abbassate, silenzio irreale, poca gente in giro, no taxi, no bus, nessuno (questa foto è stata scattata alle 14.00 circa).

Dicevo delle minacce. Essì, pare che alla base di tanto lutto ci sia la mano pesante dei Partiti che, sassi in pugno (nessuna pistola, giusto pietre !), tengon in scacco un intera città (anzi, un Paese, perchè la solidarietà vale per tutto il Nepal). Apri la vetrina, te la distruggono, molto semplice il tutto. Orecchie basse come le saracinesche, questo il regime attuale.



Foto così


Per la serie "mi metto qualcosa e scendo" (scendo il cane e lo piscio), a voi la collezione primavera/estate 2012 made in Nepal.

Pollo arrosto


Dopo un post raffinato (com'è quello della galleria d'arte) qualcosa di più nostrano. E ruspante (volevo dire vivo ma non credo possa ripigliarsi quello della foto). Bombolone del gas e pistola lancia-fiamme, la pollivendola in assetto da guerra leva così i peli superflui alla gallina !!


venerdì 16 dicembre 2011

Cubismo


Son entrato per veder la galleria, ritrovandomi tra le mani faldoni così di ritagli e riferimenti. Son entrato per veder la galleria, ma dico, mi ascolti?? La galleria, la struttura, la casa, come diavolo te lo devo dire? Nulla, mi racconta di 'sto artista, della sua anima futurista (era per la rima), della prima pennellata (non è una cosa sconcia) e del suo amor per il cubismo (questo è vero). Mostre di qui, studi di lì, viaggi in Europa e ancora articoli che appiccicano (accipicchia però quanti ritagli, questo si che ha alle spalle un bell'ufficio stampa) da far passare. Salgo al quarto piano, altri quadri e altre chiacchiere, altri quadri e ancora al pian terreno con libri e richiami a un certo... il nome non lo ricordo (tedesco). Poi Picasso. Io che al massimo riconosco un Guernica solo per aver trascorso serate di gioventù in un locale che aveva quel nome e che di cubismo ora ho solo le mie palle, a furia di ascoltarlo, me ne vado. La casa però merita, davvero, la più bella casa (nepalese tipica) che abbia mai visto in città. Dovessi diventarne proprietario, manco un quadro ti ci appendo, giuro, spaccamaroni !

Onion soup


Acqua calda e sporca. Un ovetto marcio, tozzi di pane raffermo, avanzi vegetali. La zuppa è servita. Vien il vomito a guardarla (vien meglio in foto, ora che la rivedo) ma bisogna far lo sforzo, devo tornar in forma e ammazzar il virus. Dai, una sorsata alla volta (qui è consentito il risucchio fragoroso, non ti addita nessuno - forse fai pure bella figura), coraggio.

Febbre


Uno sberlone simile non credo di ricordarlo. Intasato come una latrina di Kathmandu (come rendo bene l'idea, è?) e con un freddo cane nelle ossa (caldo non è, ma la tizia se ne va con le infradito e a me non basta il piumino, che ho i brividi...). Tosse, mal di gola, un po' di mal di crapa e febbre. E io dovrei pedalar tra le valli, lunedì. Al solito ristorantino, il rimedio cinese, offerto (che avevo postato giorni fa su FB e a oggi posso confermare come inutile).

Visita ortopedica


Visita veloce al Centro Ortopedico, amici ritrovati (i ragazzi che ho deciso di aiutare il Marzo scorso) e Chhultim che mi da uno strappo con il suo biroccio. Di questo (del Centro e del progetto 977, non dello scooter con le rotelle !) parlerò più avanti, ora lasciatemi lavorare !! :-P

Sic & Bin


Rimanendo in tema-moto e per continuar con la serie quelli della via: otto figli, invasato per il cricket (e credo anche per la patata, con otto figli...), indiano e col barbon da muslim-convinto. Un bravo omino mago della cucitrice. Ti ricama l'impossibile (anche di lui potete legger in post precedenti, parola magica Bin Laden, è così che lo chiamiamo) su stoffa.


ps: ora rimango alla finestra a veder quanti busseranno per la t-shirt ricamata (in fil di seta) con il 58 del Sic (commissionata e da regalare ad un amico che alla causa-977 ha versato un botto di soldi)

Ducati



Quindicimilaequattrocento Euro. Questo il prezzo per un Monster 696 (il piccolo di casa Ducati) qui in Nepal. Dazi, tasse, cazzi, cazzo, il doppio del costo nostrano!! L'avevo vista in Marzo la concessionaria che stava aprendo, l'ho rivista e visitata martedì. Velo pietoso sul venditore... in ciabatte. E mica per le ciabatte, ci mancherebbe. Lo conosci? E questo? Lui, sai chi è? Ricevo tre NO secchi. Domandavo nell'ordine di Nicky Hayden (sul cartone/totem) di Troy Bayliss (mr superbike in gigantografia nel negozio) e del Vale nazionale (anch'egli su totem cartonato), indicandoli. Su tre anche una casalinga di Voghera ne avrebbe detto imbroccato uno e senza tirar a culo. Fossi in Borgo Panigale ci penserei quell'attimo; regalategli un paio di DVD del carrozziere volante o del 46 (lascio fuori il buon Nicky che è solo un comprimario con un titolo regalato in bacheca). Questo a sottolinear che la passione moto l'è intatta (così lo dico a chi scrive che "mi legge") e a comunicarvi che lunedì dovrei intervistar il boss per un mensile italiano. Domanderò anche a lui, a bruciapelo, chi son quei due che campeggian nel suo Ducati-store.

giovedì 15 dicembre 2011

Piccione


Ci mancava pure il piccione (o un corvo) kamikaze !! Piume sparse, un po' di sangue e un vetro a pezzi. Deve aver calibrato male il volatile e... sbadabam contro la finestrella del bagno. Io non c'ero, per fortuna,roba da cacarsi sotto, ecco, appunto. Le ragazze delle pulizie hanno udito il botto dalla stanza vicina durante il loro giro-camere mattutino. Cambi camera?, suggerisce il boss (qui con me nella foto). Ma non ci penso nemmeno, sono affezionato a questa, la 106. Tape & cartone e va bene così, son mica una fighetta. Ora che ci penso e che ci posto, sarà mica per quegli spifferi che ho la febbre da oramai tre giorni??

Brumotti


L'ingresso lanciato nella bottega di Paolo, alla Brumotti per intenderci (potere della tv, ora ne parla pure la mì nonna, prima manco quelli che pedalan sapevan di lui), pensavo mi portasse in premio una letteronza, una velina, una, insomma. Invece nisba, tè nero con Paolo e manco un applauso (che rima!!). Queste son le vere ingiustizie della vita. Il Vitto nasce dotato (in sella dico) e bello. Lui, inculato  (volevo intender fortunello), se ne va al Campo Base dell'Everest con un elicottero (vedere servizio di Striscia) per preparar l'ascesa-impresa 2012 (tifo per lui ma credo che la montagna non abbia bisogno del Circo), io mi son rotto il culo (che non vuol dir... fortunello) con 23chili sulle spalle nel 2008 (e ancor prima, nel 2006 - veder su selvatiko.com, please). Lui, coperto di palanche e testimonial perfetto pure per un rasoio, io, che la barba me la faccio fare solo perchè qui costa per 25cent di euro che faccio fatica a continuar a sognare coi/sui pedali...


E vabbè, un lamento che vien dall'aver la febbre, qui a Kathmandu, dove persino sulle locandine di un nuovo film-indiano, un funambolo su due ruote riesce a portar a casa un premio degno di nota !!

Paolo


Paolo non è il suo vero nome, ma mi pare ovvio. Io lo chiamo così, da tempo. Anche lui è un amico della via, anche lui lo trovate in precedenti pagine-blog (se la pigrizia non vi frena) legate al Nepal- Entro nel suo negozio con la bici, rischio di strappargli un mandala d'annata (e se scrivo strappare intendo dire che a momenti dal troppo slancio per salir i due scalini a momenti mi inquadro), gli do la brutta notizia (che sabato non posso accettar il suo invito per pranzo con parentado) e lo invito a montar in sella, così si gasa un po' e non mi manda a quel paese (son al terzo bidone). Pollice da io so figo e ovviamente... tè nero bollente. Tocca 'contentarlo.

Quelli della via


Di lui avrò modo di parlar quando queste mie vacanze-lavoro entreranno nel vivo, se digitate Music Man ricercandolo in questo blog troverete post interessanti sul suo conto e sull'inizio della nostra amicizia. Una gran bella persona. Grande. Così grande che, invitato a pranzo..., s'è scofanato l'equivalente di tre miei buoni-pasto al solito Cha Cha Cafè (anche questo lo trovate in pagine nepalesi precedenti). La prossima volta o paga lui (che i danee non gli mancano) o lo invito per un ginger-tea. E basta.

martedì 13 dicembre 2011

Prova bici


Non puoi far un passo che li hai dietro il culo, figurarsi una pedalata !! E quanto costa e quanto pesa, posso provarla? Vabbè, fate pure. Senza rompere (la bici, s'intende).

Delfino


Continuo con la mia balla del sentirmi a casa qui in Nepal e via discorrendo... sottolineo che son un abitudinario (identica la Guest House e pure la camera) e cos'è meglio per sentirsi coccolati del portar da casa (quella vera) i propri balocchi ? La cameretta ci guadagna e... e Yoghi se la ghigna !! Nel preparargli i sacchi coi vestiti portati da casa (grazie alle amiche che li hanno raccolti) mi son preso del culattone (che, va ben il delfino in foto, ma ai piedi del letto giravan pure due Barbie !!) solo per aver scherzato piazzando la gang del bosco sul guanciale ! Bando alle ciance, una ventina di chili di roba nuova di pacca (ci lamentiam della crisi e qui ho vestiti con ancora il prezzo attaccato) che consegnerà ai bimbi del suo villaggio. Il delfino l'avrei anche tenuto :-P.

Il biker


Per la serie-fotografica, gli amici della via, una vecchia conoscenza del blog (basterebbe inserire Sonam, il suo nome, nel riquadro lassù in alto a sinistra per legger di lui negli anni passati). Il primo biker della città, sempre sui pedali ("domattina alle 5e 1/2, si parte dal Monkey Temple", mi dice). Nella sua bottega storica è passato il mondo (guardar i suoi quadernoni autografati con dediche, ritagli, cartoline e foto da ogni dove), un appassionato che si rispetti deve obbligatoriamente conoscerlo se capita in città.

Dog


Pare sia scoppiata la moda del cane (loro dicon che ci son sempre stati, ma io li vedo, guinzagliati a spasso col padrone per il centro - anni fa nemmeno l'ombra, solo randagi). La vicina oltre a quello nella foto (simil dogo o dogo vero ?) ne possiede altri tre: un bel carlino (per quanto un carlino possa risultar bello !!), un boxer e un meticcio. Tutti sul tetto, in 3metri quadri. Meno peggio (forse) dei randagi con la rabbia che giran liberi per la città. Forse. ps: Breva (il mio dog) può ritenersi un cane felice, confermo e accendo.


Osservato


Al sole, wi-fi (che sul terrazzo non prende), appunti e... e la nipote della padrona di casa (tibetana) che mi spia dalla finestra (angolo in alto a destra) ignara del mio autoscatto. Beccccccaaaaata !! :-P

lunedì 12 dicembre 2011

Tè in compagnia


La stuoia sul marciapiede, un banchetto in fòrmica-marcia e la news dell'anno, i bicchieri in plastica (ancor più sconvolgente il cestello per raccoglierli a fine bevuta). Nel bar-acchino al tempio vicino (con le rime son davvero capitan-ovvio) il tè miglior della città. Lo dice Yoghi, l'amico sulla destra in foto, lo dice l'altro, che non conosco. O meglio, lui ri-conosce me, vive in questa piazzetta con stupa al centro si propone come guida quando non ha i pensieri mischiati di birra. Oggi pareva preciso, pigliati un tè, offre Yoghesh (il vero nome di quello a destra :-P).


Pollution 2011


Era l'anno del rilancio, reclamizzato a gran voce, il Nepal come destinazione 2011 !! Comitati e magna-magna in giro per il mondo a promuover il Paese (eran al Bit da noi, ad esempio) e in concreto identica merda (merda, nulla di più e nulla di meno). Inquinamento da paura, spazzatura ovunque e vabbè, ci vorranno anni e anni prima che le cose possan cambiare. Penso al tizio con l'i-phone che documentava live la parata l'altro giorno, penso a quanto potrebbe esser meglio e con poco questa via, questa Thamel, questo Paese... poi penso a Napoli (per dire) e ai nostri (anzi, i loro) cassonetti in rivolta... (quindi?) - nella foto una protesta ad opera di... di chi non so, tempo di riversar spazzatura in strada, di ficcarci un picchetto con cartello-provocazione e di rispostar la merda (perchè mica l'han levata giacchè c'erano) sul lato, che la gente, si vede, deve andar per negozi, in Centro !!

Open space


I grossi brand, siano nomi noti anche da noi o roba made in Taiwan (com'è nel caso di questo show room) ben presto scipperanno personalità alla Thamel che uno si immagina, quella dalle mille botteghe con identica mercanzia, roba esposta a cazzo e il tentativo di migliorare senza rivoluzionare la propria vetrina ad opera di nepalesi doc o al massimo indiani in trasferta da sempre. Li trovi anche nei grossi store, i nepalesi, certo. Dietro una cassa, pagati un casso. E dietro il brand un monte di soldi che sputtanano il mercato (i prezzi per un affitto-vetrina fronte strada-sporca di Thamel son allineati ai nostri, anzi, pure di più) e fan sloggiar i poveretti (oddio, chi ha/aveva la fortuna di aver un negozio, tanto povero non lo è/era, qui). Si montano grandi vetrate, stilosissimi profili hi-tech e in tutta mostra manichini muscolati che di oriental-asiatico nemmanco c'han più il viso (dico, almen il viso da mascellato americano levatelo !!). Nella foto un chiaro esempio dall'interno. Qui c'eran almeno quattro botteghe e altrettanti piani/alloggio/uffici. Raso al suolo, rifatto. Rifatto bene, per carità, tanto che da fuori le altre vetrine, quelle dei normali, ora ti sembrano botteghe fuori dal tempo. Ben presto spariranno, fanno troppo comodo quei quattro turisti e quei cinque nepalesi coi soldi. Nota di servizio: capitar nell'open space al momento degli scatti per la campagna primavera/estate 2012 con relativo giro di  modelle  è l'unica vera nota positiva a tutta questa modernitàntipatica.

Abitudinario


Dice bene l'amica nella sua mail, "quella via è la stessa". Già, sono un abitudinario. In questa via di Thamel (centro turistico di Kathmandu per chi si collegasse solo ora) ho gli amici, pochi ma buonissimi. In questa via ho la G.House, economica e pulita. A due passi avrei identica situazione casino-clacson-cinesi sbraitanti e pagherei dieci volte tanto. Poco per noi e per gli americanotti che riempion quell'hotel, troppi se si pensa che già il mio pernotto è il doppio di una giornata lavorativa per loro, parlo mediamente. Di fronte ho il ristorantino nepalese (economico) di fiducia (lascio ai fenomeni-da viaggio i posti dove mangiar con poco, pochissimo, per poi star male, malissimo solo per dire "ho mangiato con...meno"), più avanti il posto dove mangiar ottimi spaghetti (lo trovate tra le vecchie pagine, qui nel blog), l'edicola, la libreria, il barettino dove far colazione (alla colazione da sborone non ci rinuncio, fanculo i soldi) e il baracchino dove prender il tè-ginger. La strada, ha visto bene l'amica della mail, è la stessa, ma uguale... non lo è più (vola un "sigh" di tristezza). Piccole cose, che vi racconterò. E che stian cambiando in fretta le cose lo dimostra l'i-phone immortalato che non era tra le mani di un americanotto alloggiato all'Hotel Utze (tanto per far nomi).

Accoglienza

 
Addirittura la banda, di più, il corteo, una parata. Sapevo di aver degli amici in città (Sergio del post precedente escluso, parlavo di nepalesi) e pur non apprezzando troppo 'sto genere di manifestazioni, ringrazio. Quelli della via, devo ammetterlo, si sono superati. Come, scusa (parlo con il garzone del negozio a fianco, che mi conosce)? Non è un comitato di benvenuto, una festicciola per l'arrivo del sottoscritto..??!! Prima che mi scordi: trattasi di parata annuale di una casta - il nome me l'han detto tre volte ma vallo a ricordare, per certo vi dico che un fiume di gente simile qui a Ktm non l'avevo mai, mai, visto. Mezz'ora di orologio di gente che sfilava). 
 
 

Canoa club


Post precedente. Li definivo malati per la canoa. "Malati" per come l'avete intesa, basterebbe veder alcune foto di questi tra sbuffi e salti che danno del pazzo a me (non per la bici, ma per l'amar questa città e questo Paese). Allegra banda affiatata, trascorre le giornate a mollo, napolizza (enne-a, na come Napoli) la G-House che ha la sfiga di ospitarli con fezzose mute in neoprene impregnate di sudore (un tanfo che non vi dico) stese alla bell'e meglio su ringhiere, scale, rami e ventilatori... che manco i nepalesi (enne-e, ne, come Nepal). Ulteriore caratteristica: ingurgitano più litri di birra che acqua nel pozzetto (a farmi due sere/cene con loro mi son fatto mezza cultura kayakistica oltre a due coglioni così... scherzo, è stato un piacere). 

Vicini a Ktm


Potrei far copia e incolla anche qui ma spendiamo due parole per quello più alto dei due (nella foto, ero seduto !!) e con meno capelli (se avete dubbi basta correr al post precedente). Lui è Sergio, n'amico vero (precisiamolo in tempi di social network), bresciano di nascita e comasco d'adozione (che molti comaschi l'avrebbero pure lasciato in Val Trompia, quello - ah, se solo potessi dirvi di cosa si occupa nella vita). Qui per una decina di giorni tra le rapide nepalesi con 6 altri malati... di canoa. Un brindisi all'incontro a base di tè nero, bollente.

In barba a...


Riporto pari-pari quanto scritto in FB all'arrivo in Kathmandu. In barba a mille cose che non sono riuscito a chiudere (pagine web, blog, 977...) prima di partire, in barba alla sfiga del 2011 (meglio non gridare, che se me la gufo...), in barba al Perù e alla Cina saltati che era già pronto tutto, volo compreso. In barba a chi poteva darmi una mano e si è tirato via sul più bello (leggasi sponsor) e a chi fa l'indiano (e non parlo mica di "asiaticità") quando ...si tratta di far del bene a tre nepalesi (lunga storia), in barba alle polemiche e ai giramenti di cojoni, in barba a questo e a quello, qui Kathmandu (lui il mio barbiere di fiducia. Vuncio ma di fiducia) e il resto ve lo posterò con calma. Non sarà un avventura ma una vacanza e mi riprometto di metter cose simpatiche (vabbè, ma non lo faccio già solitamente ?) e raccontarvela da quaggiù.