lunedì 29 marzo 2010

Thorong-La

E cammina-cammina... 5416metri (l'avete già vista questa), 1000 di dislivello-ascesa-finale e il Bergmonch, portato a spalle fino a qui, da montare-usare. Foto di rito, video di rito, un tè caldo (essì, quissù c'è il baracchino-bar) e giù verso valle (contento, parecchio !!).

Sciupato

Bello...(aspettate, che non ho finito di scrivere), bello-sciupato. Essì, volto tirato (freddo si, fatica anche) e schiena che brucia (mille metri con 20chili sulle spalle, insomma...). Ma manca poco dai.

Nella neve

Non male, un oretta con la pila frontale, un oretta vedo-non vedo e ora, che di luce ce n'è, neve sul sentiero. Neve e ghiaccio. Si sale.

Prestissimo


Ore cinque spaccate, saluto la fase rem, esco dal baco e colazione sia. Lassù, cinque ore a passo lento lassù, c'è il Passo. Cinque più cinque uguale dieci, giusto un oretta prima che (sempre lassù) cominci a levarsi il vento (poco consigliato), fastidioso. Foto scattata un oretta dopo il via, minuto più minuto meno, la lampada frontale da riporre nel taschino (ora vedi dove metter i piedi), via uno strato-cipolla (il doppio pile) e ora si cammina !!

Ultima notte

Ultima camera con vista (vallata), 4mila e 400metri. Qualche problema nel prender sonno (per la quota, per i vicini che russano) che, se la tiro lunga a contar le pecore, è ora d'alzarsi !! Per l'assalto alla vetta (al Passo, mille metri lassù) la sveglia è ben presto, alle cinque.

mercoledì 24 marzo 2010

Soap opera

Passo indietro di qualche gg. Il piccolo Pilot voleva la foto ricordo (a dx). Kevin (il canadese) scatta e io mi ritrovo con le spalle sporche di una croppa indefinita. Essì, qui la pulizia-base fa difetto e il nostro amico è un buon testimonial :-D. Mani così nere (la pelle ad effetto pelle di tartaruga dal tanto vuncio !!) che giustificano con un "fa freddo" se li inviti a sciacquarle sotto la fontana, le stesse mani che alla sera rimescolano riso nei piatti (bah) !! Vabbè, educarli non è compito mio, non ne sarei in grado, ma un sapone expensive te lo regalo volentieri. Vedi tu se adoperarlo piccolo amico.

Frana tutto

Dai, penultima puntata di questo diario in differita (poi potrete legger dal sito). La vallata si chiude, i pendii si fan scoscesi sul serio, il sentiero è stretto stretto e le frane son all'ordine del giorno, te lo dice anche il cartello ! Cento metri a valle un rigagnolo e venti minuti da qui l'ultima sistemazione (poi ci sarebbe un ulteriore Campo) decente (a 4mila e 400mt) prima dell'assalto al Thorong-La Pass mille metri più in alto.

Foto gallery

Che stress !! Via mail : E le foto ? E quando ci pubblichi qualcosa ? Tempo, chiedo del tempo ragazzi, e tutto sarà on-line alle pagine del mio sito (selvatiko.com), risolti i problemi che mi avevan fregato pre-partenza, tempo una decina di gg e tutto sarà tra quelle pagine. Questo, ne approfitto, è Karma, gestore di un rifugio lungo il trek (foto che gli spedirò per posta tradizionale).

lunedì 22 marzo 2010

Dormiamo

E come fai a lasciarla all'addiaccio ? Lei è la mia compagna d'avventure, la protagonista !! Dai, entra, non preoccuparti, nemmeno io mi son levato le scarpe. Dai, uniamo i letti (hai visto che spettacolo la vista da qui ?) e facciamo un riposino pre-cena. E non russare !!

In famiglia

Metti un pomeriggio che arrivi presto alla Guest House, metti la solita bici che attira come le mosche sul... miele i bimbi del tal villaggio, metti un Kevin (il canadese già nominato sul blog) che baratta un passaggio sul Bergmonch con una merenda locale. Lui, il piccolo con la bandana, non se lo fa dire due volte e poco dopo il tè è bello in tavola. Oddio, di tavoli nemmanco l'ombra. In questo stanzino (che è cucina, camera e forse... pure bagno !!) scorre la sua vita (lui, 9 anni, due sorelle e un fratello maggiore) a oltre 4mila buona parte dell'anno (quando il freddo si fa carogna scendon di qualche migliaio di metri, altro villaggio). Tè, caffè e pop corn, una bella cartolina dal Nepal. Così lo voglio !!

Sulla sinistra

E' quasi un peccato affrontare questo Annapurna Circuit in senso antiorario (e logico), perlomeno da qui in avanti. Quello che si vede nella foto, rimane sulla sinistra (se va bene) o di schiena per buona parte della giornatatrek. Sole sul coppino tutto il giorno, pendio scosceso della valle a destra che non permette di veder granchè... Per rimaner a bocca aperta e godersi le vette, tocca fermarsi e girarsi. Ottima scusa per riposarsi. Evvai di rima assurda :-D

Sentiero


Quello che fino ad ora (sono sui 4mila mt e pare d'esser dietro casa) era un trekking che non m'aveva entusiasmato granchè, dopo Manang (cercatelo sulla mappa) diventa interessante. E c'è pure un bel pezzo da guidare (finalmente) un sentiero leggero e nervoso (curvette da raccordare e terreno pulito e piatto) che mi fa risparmiare un sacco di tempo e superare un bel tot di gente (la stessa gente che mi doppiava bellamente in salita - ricordo i 9chili extra di bici !!).

sabato 20 marzo 2010

Tibetan roti

Lo so che volete il gossip !! E poi devo risponder a Edo che in un commento precedente faceva riferimento al roti. Dai, senza girarci troppo intorno. Cerchi compagnia durante il trekking ? No, non un portatore, una guida, un ciuchino o uno yak. Dico, serve una femmina ? Pare (e sottolineo pare datosi che erano e son rimaste solo chiacchiere intorno alla stufa) che specialmente in questa regione si trovi dell'ottimo (ottimo, oddio, a voi il metro di giudizio) tibetan bread (si, pane) o roti che dir si voglia. Penso sia un po' come la barzelletta dello Yeti, però i locali se la ghignavano e magari un fondo di verità c'è. Ah, quella nella foto una simpaticissima e assolutamente pulitissima tibetana con la sua bancarella.

1000 metri

Se ti fermi a Manang (3600mt) per il rest-day da dedicare all'acclimatazione (lo consigliano le guide, lo consiglio io), cosa buona e giusta è salire di un tot. Ma un conto è salire un pochetto (mai si dovrebbe superar il 700mt di dislivello al giorno), un altro dar retta alla banda incontrata nella guest-house e seguirli nel loro hike (posterò la loro foto). Destinazione Ice Lake, mille metri giusti, 5 ore a passo blando e senza fagotti per arrivare, la metà per scendere (a far il pirla con Kevin, canadese, mi son pure perso). Trovo ora questa foto che non da l'idea di quanto sia quel migliaio di metri : nel cerchio rosso Braga, poche case prima di Manang (dove io alloggiavo) : eravamo a due terzi del cammino.

Fotografontheroad

Dar in mano una discreta reflex al primo che capita non è una gran furbata (perchè 90 su 100 tanto le foto faran pietà, perchè 10 su 100 sia mai che se la dia a gambe). Ma se non domando non ottengo (foto-report). E poi mi vien di un gran comodo che questi, mossi da compassione per il peso che trasporto, faccian un passo indetro/incontro nel restituirmela. Un post così, per risponder a Carlo M. che in privata mail mi domanda chi ti segue, ti filma, ti fotografa ?

Genio

A furia di tirare, quella banana di danni ne dovrà pur fare. Non parlo di frutta, non parlo di carne, ma della fettuccia che i portatori adoperano per trasportare, come da foto, della gran roba. Banana-strip o "isssstripp" come dicon loro, collo taurino e cervello... bruciato dalla fatica (suppongo). A sera li incontri cotti e rincitrullit che provan a far passare da una minuscola porta, un bagaglio largo il doppio. Questo ha lottato come un pazzo, puntellandosi con la fronte e ruotandosi più e più volte alla ricerca dell'incastro giusto. Nulla da fare. Ha rinunciato. Ma pensarci prima ?

venerdì 19 marzo 2010

Giocattolo 2

Prendi un sentiero all'ombra a 3mila e più metri di quota (i calzoni corti quel dì eran un azzardo), metti della neve, prendi un 35enne, dagli un monopattino. Se comincia la discesa... torna bambino !! Yeaaah...

Giocattolo 1

Non è il gioco della bottiglia che noi si conosce, ma a me mi piace uguale, forse di più. E rende l'idea di quanto qui i bimbi si accontentino di poco. Ci credo poi che stressino per una bici-monopattino !!

Le vette

E dopo tanta furesta, ecco che si apre un po' (un po' tanto) il sentiero e t'appaiono le vette. A pensarci fa davvero strano, giganti lì davanti (e niente rime stupide) e siam già oltre i 3500 di quota. Maestose.

Police

I bambini frantumeranno anche i maroni, ma la polizia (tutti giovanissimi) pure di più. E come funziona, e dov'è la sella, e dove vai (secondo te ?) e quanto costa ? Ora che ci penso le stesse domande me le hanno fatte lungo il percorso e la sera davanti alla zuppa anche i vari turisti-trekkers. Saran sbirri pure loro ?

martedì 16 marzo 2010

Bimbinbici

Scrivevo sfinimento nel post precedente vero ? La normale tappa quotidiana vien più lunga di una buona metà (proprio per il continuo scatta-riprendi-immortala-rifai) e non termina col rimediare una stanza per la notte. Magari !! E i marmocchi che gridano "cycle, cycle" ? Li si tiene incollati alla porta o li si fa divertire un po' ? Dai, seguitemi, una volta ancora, poi basta. E per fortuna che a queste latitudini il sole non tarda ad andarsene (e sul Bergmonch, fortuna-bis, non ho le luci).

Momenti trek

Anche qui la foto-collage non rende giustizia (si vede la cacca in primo piano al centro?). Vuole solo descrivervi (si vede la bici parcheggiata sulla dx del tempietto ?) quale rottura di maroni comporti lavorare alla promozione del Bergmonch su un percorso-trek vallonato com'è questo dell'Annapurna (non troppo, ma abbastanza). Sale la strada ? Bici in spalla. Scende il sentiero ? Dai che la si monta (1 minuto). E' pianura ? La si spinge... e via discorrendo. E poi metteteci le foto, il cavalletto per le foto, le riprese video, il sasso dove poggiar la telecamera... avanti e indietro, fino allo sfinimento (e c'è chi lo definisce il lavoro più bello del mondo).

Altra ombra

Tutta un altra storia (e la foto non rende giustizia) l'ombra che ad un centinaio (sì, non meno) di metri inquadro dal più classico dei loro ponti (poco coreografici da 'ste parti, poche-poche le bandiere-preghiere appese al vento). Zoom in mano ed eccomi sulla parete della vallata sottostante, profilo del mio ciclo-zaino compreso.

lunedì 15 marzo 2010

Ombra minacciosa

Col sole sul coppino per un 3/4 della giornata (l'altro quarto era sulla sinistra), ecco la mia vista sul sentiero. Un coso che spunta minaccioso da dietro, pare un arma. ps : è solo il manubrio del Bergmonch.

Bimbo portatore

Bimbi che stress. Al grido di "Cycle, cycle" inseguito in tutti, dico, tutti i centri abitati. Qualcuno allungava anche la mano per provar a far girar il ruotino che avevo dietro il sedere salvo prendersi il mio cazziatone (e veder come filavan via offesi !!) !!

Sbirro portatore

Io dare a te permesso-trekking ma tu fare foto per me. E' nata come una battuta e al posto di ritrovarci appaiati (la mia idea era di scattar una foto sciocca e shock con lui e il collega che mi puntavan il fucile, chiaro riferimento all'avventura 2006), non ha capito un ostia (sbirro non a caso :-D) e mentre davo due dritte per usar la fotocamera al turista fermo con me al check-point, ha imbracciato la bici-zaino. Click.

Come muli

...che io sarò anche carico (sui 21 chili), ma questi !! A differenza della Regione dell'Everest, qui i più impiegati son dei simpatici muli. Portan meno roba degli Yak che ritroverò in quota (solo 60/65 kg) e in compenso ca... ehm, sì, cagano uguale. Difficile perder il sentiero grazie ai loro s...egnali !! Torniamo seri : carichi come muli anche e soprattutto i portatori, figure immancabili lungo il percorso. Se per voi un quarto di palo della luce è poca roba (io ho provato ad alzarlo e non era meno di settanta chili), provate a mettervelo sulla gobba e far due passi. Magari con l'infradito (foto a sx).

domenica 14 marzo 2010

Tutti tecnici

Come i pensionati (e non solo pensionati) dalle nostre parti (penso al muro di Como e alle vetrate oscurate ndr), eccoli in fila a seguir i lavori lungo il fiume. Gente seduta con le gambe penzoloni sull'argine, i più atletici (e forse più locali datosi che così siedono da 'ste parti) con le chiappe sui talloni, tutti a far i capo-cantiere per un pomeriggio. La scenetta diventa più simpatica quando tutti (quasi tutti, i più tecnici non staccano l'occhio dalla ruspa) al mio passaggio si girano ad osservare la cycle (gridacchiano) sulle spalle.

Alloggio

Le Guest House : ma ché sono (me lo domandano 3 anime in pvt mail) ? Casette, capanni, strutture più o meno fatiscenti dove trovar riparo, rifugio, vitto, alloggio. E magari internet, prossimo sicuro investimento di questa vallata !! Poco importa se i cessi fan pena, se l'acqua arriva si e no, se una doccia calda o perlomeno tiepida è chimera, se nelle stanze i muri han una croppa (vedeste le cucine) così ed entra aria da ogni dove tra le finestre sbilenche, quel che conta ora è la rete. E, certo che... l'avessero avuta, mi sarei messo a smanettar anch'io (con la scusa del blog da aggiornare) sulla tastiera come un coglione massificato. Mah.

sabato 13 marzo 2010

Fidanzata

E se non ti integri (o provi a farlo !!) coi locali, che poco senso ha un viaggio ? Lei in foto (che, assicuro, era carina e se io vengo male, lei è venuta pure peggio !!) con sorella e madre gestisce un baracchino dove rifocillarsi lungo il percorso-trek. Due foto alla bimba (la sorella) e due parole in nepalì (frasario in saccoccia) tra l'ilarità generale (siam una ventina tra turisti e loro). Le domando nome, cognome, età e se disposta a maritarsi (per scherzo, sia chiaro !!) e dunque seguirmi fino alla vetta. Nisba, non sono il suo tipo !! Sgrunt.

Besi Sahar

In ogni partenza che si rispetti... vien il momento dei saluti. Lui compagno di viaggio, funny, lei la nipote. Consegno al ragazzo sul tetto del bus la fotocamera e mi concedo gli ultimi minuti di svago prima di infilar gli scarponi e cominciare a muoverli sul sentiero. Bici in spalla (poche ore di scarpinata) e... pedalare (oddio che poco senso in questa frase).

Partenza

Una fredda mattina in una Kathmandu che prende vita (son le 5e30), un taxi bianco (la solita Suzuki Maruti) diretto alla vecchia stazione dei bus locali (sporchi, lenti, rumorosi e stracolmi). Sei ore per giunger a destinazione (Besi Sahar). Diventeranno otto, nove, nove e tre quarti prima di riavere il mio bagaglio tra le mani. Ed è già andata di lusso !!

Salto indietro

Mettiamo ordine, facciamo un passo indietro. Mi trovo a Kathmandu da ieri l'altro, di ritorno dal trekking che, come avevo premesso, non mi ha visto lungo l'intero anello (Annapurna Round) per ovvi motivi legati ai ritardi-nepalì nel preparar al meglio l'ascesa. Dai, ma son cose che sapete già o che potete legger andando ai post precedenti. Ora meglio far un salto indietro di una dozzina di gg, e cominciar col raccontarvi com'è andata quest'avventura.

venerdì 12 marzo 2010

5416 metri

Congratulation for the success !!! Hope you enjoyed the trek in Manang. See you again !!! Questo quanto riportato sul cartello in cima al Thorong-La Pass a quota 5416mt, che non son pochi, garantisco, specie se hai 20 chili esatti (bilancia di fine raid) sulle spalle. Posto la foto simbolo del giretto, domando scusa per non esser riuscito ad aggiornarvi live (a differenza della Regione dell'Everest, qui sull'Annapurna le connessioni internet sono 2 di numero e tanto lente quanto costose) e mi riprometto nelle prossime ore di raccontarvela dall'inizio.

martedì 2 marzo 2010

A tra un po'

Quello nella foto (scattata in centro pochi gg fa) il mio compagno d'avventura. No, non il Santone in giallo, ma il Bergomnch in arancione !! Ci sentiamo più avanti (dovrei trovar qualche punto internet), ora tocca andare davvero. Namaste a tùcc.

Sono carico

E alla fine quella in foto la borsa aggiunta. Nemmeno il tempo di provarla ed è già ora di saltar sul bus che mi porterà (in realtà mi ha appena portato) a Bhesi Sahar, partenza effettiva del trekking. Vedremo strada facendo, anzi, strada salendo se avrò calcolato male qualcosa e/o se c'avrò preso. Era necessario uno spazio extra e, lasciando il più pulita possibile la linea del Bergmonch così da riconoscerlo per bene, questo il risultato. Una tasca per l'immancabile pannello solare, una zip laterale per acceder alla borsa che (le foto ve le mostrerò poi alla fine) diventa un comodo zaino staccabile. Due legacci superiori per il tripod e/o altro (sto valutando or ora di ficcarci il sacco a pelo). Così son davvero... carico !!

lunedì 1 marzo 2010

Grandine

In vent'anni Munna non aveva mai visto una cosa del genere, inteso, qui a Kathmandu. Cinque minuti si e no di vero inferno. Insegne come lame che volavano, carrelli degli ambulanti che manco ve lo dico, rickshaw che vedevi strapparsi la cappotta posteriore mentre giravan in tondo, scene assurde di gente che inseguiva di tutto, dal maglione appeso fuori il negozio alle bancarelle franate a mezza strada. Trovo rifugio (solo due gocce, non mi serve l'ombrello, grazie - rispondo al tizio dell'albergo) in un market assieme ad altri, allibiti. In così poco tempo mai visto scatenarsi nulla di simile.

Street dog

Chennesò. Mi ha seguito lui, non l'ho cercato. Da un angolo all'altro di Thamel a brigar le mie commissioni, senza dargli un biscotto, darle, che poi è una lei. A ritirar il permesso trekking, il bus per domani, comperar le ultime due cose, pigliarsi 'na lavata (e cosa non è venuto giù, altro che Holi !!). Sempre attaccata al culo. Nessuno se l'è sentita di darle un tetto. C'ho provato. E' stata con me e Yoghi fino al diluvio, l'ho seminata bellamente distraendola con un biscotto pena ritrovarmela in camera di nuovo. Non potevo far altrimenti.

On the road

Sulla strada, sì, ma per davvero. E mica in una viuzza, no, sulla main-road che corre ad anello attorno alla città. Tuonate di clacson inenarrabili per uno stop annunciato (si sentiva sin dentro l'abitacolo l'odore) al ritorno dal press-meeting (come l'ho detta da figo è ?). Uno straccio, via il tappo del radiatore, fumata bianca : habemus testa gremadas. Un rabbocco e via di nuovo con il monopattino arancio sul portapacchi !!

Intervista

Da vera star eccomi in ritardo (colpa del taxi, al ritorno pure peggio !!) alla conferenza stampa. Identica saletta delle due volte precedenti, compresa l'ultima a... porta chiusa. Facce scazzate che prendon forma quando, magicamente, tirando una levetta, quello zaino gonfio è diventato un coso a due ruote. Si anima la sala, fioccan le domande, scorrono le biro. Telecamere puntate con passaggi sui 3 canali (ma chi se li vedrà che non c'è corrente in città ?) e domani tutti in edicola... (staremo a vedere) con l'invito per un racconto-conferenza al rientro.