domenica 28 febbraio 2010

Holi

Metti un carnevale con gavettoni. Metti che dalle terrazze piovon secchiate intere, che quelli che incontri per strada non vedon l'ora di impiastricciarti la faccia con colori improponibili (e chissà dove li prendono, meglio non domandarselo), che turisti ignari la sera buttan nel rusco i loro vestiti. Questo è Holi, festival dei colori.

sabato 27 febbraio 2010

Portatore

Il Bergmonch da solo pesa meno delle altre due bici portate a spalla gli anni passati ('96 - '98), considerato che l'equipaggiamento rimane grossomodo il medesimo, semmai mi venisse in mente di ingaggiare un aiutante (non credo) lungo il tragitto, ora ho conosco chi potrebbe far al caso mio (foto, fronte e retro) :-D

Preparativi

Non fate caso alla faccia (quella ho), tutto è sotto controllo, o quasi. Nella sacca originale del monopattino (divisa in due parti) ci sta a malapena il sacco a pelo (così da darvi un idea dei volumi) e nell'altra bisaccia giusto-giusto un piumino per quando sarò in alto. Ci starebbe altra roba (un pile doppio, mica troppo !!) ma darebbe noia nel richiuder perfettamente al centro (indispensabile per attaccarvici la sacca in lavorazione) la ruota anteriore etc etc. Insomma, nessun problema, ma qualche dubbio (sembra una pessima pubblicità per il Bergmonch ma va sottolineato che nasce per la gitarella fuori porta, non per un trekking Himalayano !!)

Trek ridotto

Di 28 ce n'è uno (e 2 gg in più, se non 3, potevano bastarmi) e l'ho scelto io (mea culpa), e il 19 si corre in aeroporto. Del black-out sapevo via mail, ma pensavo esagerassero indicandomi "2 sole ore al giorno" (cazzo, così è). Dei loro ritmi idem, e dei loro Festival pure. Mi trovo a dover limare per forza sul trekking e seppur deciderò strada facendo (ci son poche alternative con gli altri gg necessari per arrivare a destinazione coi mezzi), tocca dire addio anticipatamente al round completo. Va detto che il bello è in tabella e dunque me lo farò bastare. Il resto è noia, come diceva... come diceva stamane Sonam, guru della mtb locale. E se lo dice lui, crediamoci.

Brucoglione

Animale strano e migratore, il brucoglione (italicus ndr) si trova a meraviglia, nonostante tutto (scleri e nervùs per ritmi non propri), in quella Kathmandu capitale del Nepal. E' possibile trovarlo tra fezzose guest-house, a cena in una bettola di strada, per strada ad intrecciar rapporti con i locali. Ben voluto e a volte ben strozzato, il brucoglione si allontana (strisciando come da immagine) dal suo habitat asiatico il tempo necessario per cazzeggiare lungo sentieri impervi e alta quota in solitaria, salvo poi tornare per riprodursi... cosa ??? Scherzavo. Sacco a pelo marchiato, gentile omaggio made in Yoghi che via e-mail sapeva del mio arrivo.

Nuovo lavoro

Al più classico ed insistente "rickshaw sir", giacchè ero in vena di coglionate, il mio "certo, ma solo se guido io". E così s'è passato una mezzora all'insegna delle risate, con quelli della via che a turno saltavan sul sedile posteriore lasciando 5 rupie simboliche (in foto il proprietario del risciò e Munna) che abbiam poi speso in black-tea. Numeri tra i taxi che si divertivan un poco meno stando in fila dietro (suonano già per niente, ieri suonavan che era un piacere !!) e turisti che scattavan foto. Momenti di vero godimento, e cosa non si fa per tirar sera !!

Extra bag

Ci siamo : meno di tre ore dalla scelta del materiale/colore alla realizzazione della sacca extra da fissare al Bergmonch. Una sacca come da disegno di un post precedente (quello che il buon Teo non riesce a decifrare), quella ventina di litri ulteriori per il mio trekking. Domani le ultime due modifiche, roba da poco, due cinghie e una tasca, oggi è festival e anche se nella bottega della foto la corrente c'è, non si lavora. Li ammazzerei !! :-D

Logo a mano

Con due sole ore di corrente al giorno Bin è una delle vittime di questo Nepal inceppato. Due ore al giorno gli son sufficienti per far si e no quattro ricami in croce. Il suo dipendente, perlomeno, può permettersi di spostarsi sotto tre differenti padroni in differenti angoli della città dove la corrente è interrotta ad orari diversi. Ma lui, Bin, non può mica spostar la bottega !! E in quelle due ore trova il tempo per ricamar dei loghi (sponsor) per il sottoscritto.

Sbk

Post veloce di saluto ai lettori appassionati di due ruote... col motore che avranno puntato la sveglia per seguire l' SBK dall'Australia (la vedo dura dopo le prove ma io credo in Max). Finalmente si riaccendon i motori. Ora però torno alle mie due ruote.

venerdì 26 febbraio 2010

In sartoria

Dal disegno alla realizzazione il passo è breve (oddio, breve, visti i loro ritmi...) e, come anticipato giorni fa, entra in scena Yoghesh. Via allora, la factory è dall'altra parte della city, a manetta tra i vicoli, senza casco (solo il guidatore ha obbligo di indossarlo) e con lo zaino-monopattino sulle spalle. Dobbiamo realizzare 'sta borsa in fretta.

Extra space

Chissà se lo schizzo rende l'idea (schizzo originale). Il Bergmonch, che ormai conoscete, ha 3 scompartimenti a tenuta stagna (così riporta la scheda tecnica) per complessivi 26lt di capienza. Praticamente nulla, tipo aver uno zainetto di scuola. Ora, con un ulteriore scrematura e portando l'indispensabile, mi trovo necessariamente a dover realizzare una borsa/sacca extra. Servirà per il quotidiano viver nei rifugi lungo il trekking e verrà ancorata nella parte superiore del monopattino-ripiegato sfruttando comodi agganci rapidi. Una sacca per ospitare il pannello solare e che nelle discese (quando aprirò il monopattino) diventerà uno zaino.

Vita autentica

...ma che cosa fa di qualcuno un uomo, qual è la caratteristica che, persino di fronte ad un nemico mortale, ci fa sentire in presenza di un vero uomo? Tutto dipende dalla libertà. La vera libertà però è interiore, perchè ciò che impedisce alla nostra vita di esser autentica sono le menzogne che diciamo a noi stessi, all'origine di quelle che diciamo agli altri. E' la libertà da se stessi a render la vita davvero libera e dunque autentica. Ma come si diventa liberi da se stessi? E vale la pena perseguire una vita autentica in un mondo basato sulla finzione? (vita autentica, vito mancuso, dù palle !! Anche se fa riflettere)

giovedì 25 febbraio 2010

Chiuso per me

Porta chiusa, niente conferenza stampa (l'appuntamento era per le 12 spaccate di giovedì, ieri), nessuno ne conosce il motivo. Una nuova perdita di tempo per il sottoscritto e 'sto benedetto giro 2010. Poi non mi devo incazzare...

Tagadà

La prima cosa frullatami per il cervello stamattina vedendo una scena moooooolto usuale da 'ste parti è stato il Tagadà, famosa giostra meccanica degli anni '80 che dovrebbe ancora animar qualche Luna Park. Un bus scassato (di linea) con caprette pascolanti, anzi, basculanti, sul tetto. Sembravan 'nbriache nell'intento di non cader al suolo, zampettanti incerte come quando sul Tagadà si provava a far i fighi cercando di rimaner in piedi al centro della giostra. Reso l'idea ?

Arrotino

Diretto alla conferenza stampa incrocio lo sguardo del tizio che, senza troppe imbottiture, trasporta in spalla quella ventina (stimata) di ferro ruggine con due pedali e una mola. E' arrivato l'arrotino !! Lui sbircia il mio zaino. Tranquillo, non ti rubo il mestiere, non son qui per affilar mannaie e sciabole in Thamel. E come vedi, nessuna mola... e nessun pedale.

mercoledì 24 febbraio 2010

Tocca a Yoghi

Yoghi lo conoscete (questa la foto con lui che mi piace un mondo - questo è lui), oggi entra in scena per realizzare quello che ho schizzato su un foglio ieri l'altro. Metro in saccoccia, la collaborazione di un ragazzo che lavora qui in albergo (non mi rimane mai in mente il suo nome) e cominciamo a far sul serio. Che il Bergmoench sarà pure un bell'oggettino, avrà anche una bella sacca capiente (due scompartimenti), ma un trekking fatto come si deve richiede spazio ulteriore per l'equipaggiamento classico. Senza contare che tra accessori foto & video ed il resto... Mi duole già la schiena al pensiero !!

Crazy about Berg

Per andare da Sonam, guru della Mtb in Nepal (questo, o quello sulla destra della foto se preferite), si e no 300mt dal mio albergo. Qualche curioso ? Qualche ? Solo qualche ? 'na fatica !! Nella via son almeno una decina quelli che mi conoscono, poi ci son quelli che mi conoscon di vista, infine quelli che "hallo my friend" almeno 20 vv al giorno. Arrivar a lui un impresa e oltre alle domande, giacchè avevo la camera con me, via di foto-ricordo dopo il più scontato dei loro "may i try?". Prima di scoprire che non ci son i pedali !! E ora ? (in basso a sx l'amico Munna e in alto il bravo edicolante che si cimenta in un balzo dagli scalini d'ingresso bottega -pura finzione)

Bin Laden

E' lui, Bin Laden !! E al ritorno dal mio trek (ma quando comincia ?) abbiamo già programmato una scenetta tipo Luca & Paolo. Ci divertiremo. Bin, per chi non lo conoscesse, partecipa al mio raid, al solito, confezionando le pacth degli sponsor (che vengon molto più carine hand-made rispetto a quelle che ricevo) e sistemando altre piccole cose. Piccole cose, indispensabili. Ps : le magliette dei FAN (devo trovar il tempo stasera di postarle su FB) le ha ricamate lui.

Dinamo

Ci risiamo, anzi, pure peggio. Se nel 2008 grazie ai continui black-out dell'energia elettrica per realizzar uno zaino a Graziella abbiam impiegato un mese e passa, non oso imaginare (ho già ribaltato il povero/caro/amico Yoghi invitandolo ad andarcene fuori città alla ricerca d'un laboratorio dotato di un generatore) quanti gg perderò per due bisacce aggiunte al mio monopattino (che tutto l'armamentario in una sola, originale, sacca non mi ci starà mai e io a oltre 5mila mt non vorrei trovarmi con le palle gelate). Sulla dx le ore di interruzione di questa settimana, sulla sx una foto di recente gita a Monaco : un esposizione pro-energie alternative e, tra varie soluzioni e idee, una cyclette per alimentar una radio, diverse lampadine, un faretto eccetera. Meglio non suggerir qui la cosa prima che mi mettan sui rulli come un criceto !!

Vignettaro

A monte del chiaro messaggio in politichese, dove troppo bello è il coniglio aggrappato alla cadrega ma ancora meglio la tartaruga che corre verso la costituzione di un sano governo (qui son messi male, ancor peggio del 2006, tant'è che la gente confida e si augura di ritrovar sul cadreghino un Re), mi piaccion un sacco le vignette di questo tizio (Kathmandu Post) e molto probabile che domani (poi vi dirò il come e il perchè) possa incontrarlo.

Nepal Bit

Lo faccio a casa ma qui lo faccio meglio. Colazione e giornale (niente tazza di cappuccino o il giornale lo leggerei direttamente su un altra... tazza) ed ecco la notizia : il Nepal era presente con un proprio stand al BIT con due Associazioni locali per promouovere il Paese a destinazione turistica dell'anno 2011 (una vera e propria campagna mondiale, nei prox gg vedrò di domandar meglio). Non è detto che vada a bussare ad una di queste due realtà, sia mai che riescan a rimediarmi un pass per la prossima edizione (ogni rif. è volutamente bastardo) della fiera meneghina :-D.

martedì 23 febbraio 2010

106 motivi

Centosei motivi per sceglier la stanza n. 106 della Lhasa G.House, Thamel, Kathmandu. 1) porta bene 2) ci son affezionato 3) è comoda 4) è al primo piano 5) c'è solo una 1/2 rampa di scale 6) vi annoio ? 7) ancora nulla, devo arrivar a 106 motivi 8) cosa dicevo ? 9) ah, la camera 10) naturalmente scherzavo, non ho nè delirio da jet-lag, nè respirato la colla tanto cara ai mie tanto cari bimbi nepalì (anche oggi scene da mani nei dieci capelli rimasti). Era solo un post per veder la faccia di Otto (a poterlo fare !!), assiduo lettore del blog che se non gli dico "sono arrivato e mi son sistemato" mi sta male e mi frantuma i maroni, manco il blog debba esser un diario-live !!

Niente pacco

"Cioè, te mi stai dicendo che sono fuori misura (per certi versi potrebbe anche lusingarmi la cosa) e che ci sarebbe da pagare un extra...". Ma non scherziamo, che basta dar un occhio alle valige qui a fianco. E come un moccioso : "io pago solo se paga anche quella valigia". Le dimensioni non contano (questo quel che ci raccontan le donne, poi però... vabbè, chiuso l'escursus) e casomai pago per il peso, ma possiam far una scommessa : "quella valigia pesa molto di più", e via alla bilancia tutti assieme. Scommessa persa, la valigia pesava solo un chilo più del mio scatolone (24 vs 23), nessun pacco tirato e nessuna rupia/euro/dollaro da versare per differenza. Che dire, c'hanno provato e ora che il mio bagaglio pesa meno, fanno.. gli indiani. Ad ogni modo avrei pure pagato avendo ritrovato sano e salvo (ri-grazie ai ragazzi di Qatar-Malpensa) il mio monopattino.

Terminal 2

Terminal 2, Nuova Delhi. E per fortuna che dovevo solo transitare... quello nella foto il codazzo per non uscire dall'aeroporto. Na_maste na_sega (vedi in alto a sx) !! E per fortuna che l'altro volo è tra 4 ore (che diventeranno sei).

lunedì 22 febbraio 2010

Passo indietro


Malpensa, 21/02, ore 8.30. Armato di carrello eccomi al desk della Qatar Air. Mi domandano un visto per l'India (volo Milano-Dheli) che io naturalmente non ho. Ribatto: "sono solo in transito, proseguo per Ktm...". L'ho convinta, son convinto. Ma c'è un però. Se sono in transito ma spedisco lo scatolone con destinazione finale India (di questo primo volo), come diavolo faccio ad imbarcarlo su quello successivo di tutt'altra compagnia aerea ? Dovrei uscire dall'aereoporto, rientrare, rifare il ceck-in, imbarcare lo scatolone, fine. Per una manovra del genere un visto non ce l'ho. Pensiamo la stessa cosa nell'identico istante in cui stanno per appiccicarmi sul bagaglio l'etichetta di destinazione. E ora ? E ora niente, dallo scatolone esce la mia solita faccia di tolla, mostro due articoli (una brochure preparata per i media-nepalesi) e una foto con Licia (quella che conoscete). Un giro di telefonate, l'idea di segnalar via telefax il mio passaggio al Terminal 2 indiano (ci voleva tanto?), di appiccicare, comunque, sullo scatolone il codice del volo successivo e la sigla KTM (Kathmandu). Il mio grazie a G e F (l'ho promesso che li avrei ringraziati) della Compagnia dell' antilope per il paraculo :-D

domenica 21 febbraio 2010

Scalo deserto

Doha uguale deserto, aeroporto di Doha uguale deserto inusuale. Ohi, stiam parlando d'un bel Terminal, d'un bel crocevia. Mai visto così vuoto (fatte le debite proporzioni). I soliti sciecco-arabetti di bianco vestiti, una tizia che mi domanda sei di avventure ?? (nel Mondo ndr - diretti alle Maldive; da quel che ho visto, due omini e una decina di donne - sempre detto : c'è semre un viaggio migliore del tuo !!??) e poco altro degno di nota. Sbadiglio, non fatelo voi, tornate a trovarmi. Scappo, la connessione zoppica.

Si vola

Delle peripezie al ceck-in (Malpensa, domenica ore 8.30ca) vi racconterò in un prossimo post (c'è stato un seguito gemello). Questo con la faccia da pirla nella foto, invece, è Alessandro, chef in quel di Doha eccetera eccetera. Di lui poco importa (simpatico personaggio) comunque. Passiamo alla cronaca (con molta calma, qui non chiudo occhio da ieri mattino alle 7.00!!) del viaggio...

sabato 20 febbraio 2010

Poche cose


Nello scatolone : due scarponi (per la prima vv parto senza averli ai piedi), il monopattino, un treppiede serio per le riprese foto&video, due borracce, gli occhiali, qualche Buff (main sponsor dell'avventura), due cose insomma. Di quel che c'è, non manca nulla. Il resto lo ri-troverò laggiù, nello sgabuzzino della solita pensioncina in Kathmandu, una borsa con il vestiaro leggero lasciata in ottobre. Il resto dell'equipaggiamento tecnico (nuovo più per vezzo che per necessità) lo recupererò laggiù, dal solito Yoghi (che, lo dico per i nuovi in lettura, conoscerete nei prossimi gg). Uno zainetto come bagaglio a mano per il pc e un cambio. Domattina si parte.

A little Bit


Personaggi della tv, della politica, dello sport, grossi nomi, media e pubblicità ovunque, metri e metri quadrati che s'aggiungono ogni anno, un crescendo di visitatori e balle simili e... e poi si perdon via per tre pass. Invitato a presenziare (come da post precedente) in quel di BIT Sport Land (carta bianca per proiettare le mie avventure e riempir così per un oretta l'area dedicata al ciclismo) ricevo una telefonata : non abbiamo pass per i tuoi ospiti. Ora, un ingresso costa meno di 10euro, se il biglietto lo fai on-line chi ti accompagna entra gratis (quindi siamo a 5euro) e questi vi basti a far capir che il mio lamento non è legato al borsellino. Ma se io devo venir gratis (nessun rimborso chilometrico previsto), pagarmi il parcheggio (in fiera o paghi salato o c'arrivi coi mezzi), mangiarmi un tramezzino (essì, l'intervento era alle 15.00 ma vorrai andar lì un po' prima? Tramezzino ovviamente mica offerto) e in più pagar l'ingresso agli ospiti, la conclusione è una sola : mandarvi al diavolo, voi e la vs importante vetrina !! Con quei 40, 50 o 100euro che potevo/dovevo spendere vado a farmi una bevuta con gli amici, quelli che sarebbero venuti per me, non per la BIT.

giovedì 18 febbraio 2010

Ultimi scatti


Tranquilli, non è un sosia, non è un gemello, trattasi di elaborazione grafica (potevo mettermi più capelli però !!), scampato pericolo d'averne due come me tra i pè. Scatti fotografici mattutini a lago da inoltrare ai media e agli sponsor. Siamo al count-down io e Bergmoench (il mio compagno nella prossima avventura), domenica comincia l'avventura 2010, segnatevelo.

martedì 16 febbraio 2010

Bit Sport Land


Ero già stato, ospite c/o lo stand di uno sponsor, ma questa volta l'invito è più spesso. Eccomi guest a BIT Sport Land per quel che riguarda le due ruote (tre i temi dell'area, la bicicletta, la montagna, il golf) con le mie avventure particolari. Uno schermo, un pubblico, una sala conferenze a disposizione e massima libertà per mostrar quel che mi aggrada. Una vetrina coi controfiocchi se si pensa, ad esempio, che a rappresentar la zona-golf sarà quel Matteo Manassero da copertina che a 16anni si permette il lusso di bacchettare i big della disciplina mondiale. Tornando a noi : l'appuntamento è c/o i padiglioni blu come da mappa allegata per il pomeriggio di sabato. Vi aggiorno circa l'ora della mia performance.

venerdì 12 febbraio 2010

Set fotografico


L'eco-mediatico delle mie avventure (sboroooooone !!) ha portato anche a questo l'altra sera : un vero e proprio set fotografico allestito nella bottega amica Lario Bike, una giovin-vecchia (e capace) conoscenza, Ricky (questo il suo sito), collaboratore di svariate riviste cool. Perchè questo ? Perchè, ed è confermato, For Men nel numero di marzo prossimo mi ospiterà su 3 o 4 pagine. Naturalmente non finirò in copertina (pena calo delle vendite più che ovvio). Naturalmente non sarò qui a prendermi le vs risate di scherno, a quel tempo sarò tra le vallate nepalesi ; sennò mica li facevo quegli scatti ignudo !!

martedì 9 febbraio 2010

Presentazione 2


Come dicevo nel post precedente : le arance, la birra, un monitor enorme, Thomas (il progettista), il Bergmoench e il sottoscritto a Ispo 2010, Munchen, presentazione della prossima avventura.

lunedì 8 febbraio 2010

Presentazione 1


Un piccolo stand, un grande monitor, delle brochure fresche di stampa, casse di arance e casse di birra. Questo lo stand di Bergmonch by Koga. Due scatti veloci, ultimi accordi, un paio di consigli da parte di Thomas (sveglio progettista del trabiccolo), la presentazione ufficiale del mio Raid 2010 che qui trovate anche sulle pagine-web dell'azienda. Toccata e fuga in quel di Munchen.
ps: il mio mezzo arriverà a giorni a mezzo corriere (noie di spedizione).

mercoledì 3 febbraio 2010

Ispo


Sabato e domenica a Monaco, ISPO. L'occasione per parlar con gli alti gradi in BUFF (leggere elemosinare pecunia) presente con un proprio stand e presentare il raid 2010 (tra meno di tre settimane) allo stand Bergmoench/Koga. Oltre che ritirare personalmente l'oggetto protagonista della prossima avventura. Forse ci siamo. ps : mai come questa volta, dove tanto è deciso da tempo, mi ritrovo indietro col budget, con i preparativi, con l'allenamento. Ci si metterà una pezza strada facendo, io rimango fiducioso.

lunedì 1 febbraio 2010

LondrAdventuReport


A come ammazza che cesso (tradottoletteralstupidamente "kill what a toilet" è stato il motivetto dell'intero week end), B come Brigitte (incontrata, qui ci sta anche la B di beautiful), C di controlli (due maroni aeroportuali grandi così), D come Dario (che ri-ringrazio per l'ospitalità), E come Empoli (perchè tutti voi lo dite nel fare lo spelling), F di Fish&Chips (e l'odor di fritto sulla giacca te lo porti a casa), G di Greenwich (e l'ora in meno), H di Holland Park (dove noi s'era alloggiati), I di invito (e ringrazio Edo), L di Londra (non ci andavo da tempo, sempre bellissima), M di Milano (che l'Edo ce l'ho dovuto riportare), N di Notting Hill (che è vicino a dove noi s'era alloggiati), O di opportunità (chissà mai che dopo queste strette di mani non nasca qualche collaborazione), P di pizza (da Ciro's pomodoro, pizzaiolo delle star, amico di Brig), Q di Queen (lei non s'è vista, il cambio della guardia nemmeno), R di risate (tante), S di samples (Edo, io, Dario e morosa sappiamo perchè), T di tube, U di Udine (dai che ho finito), V di vino (rosso, italiano, portato in offerta e bevuto alla salute di Dario che "non posso, sto prendendo l'antibiotico), Z di zero (che si scrive uguale e si pronuncia differente e così ho finito).