martedì 28 ottobre 2008

Truck


Da Katmandu a Pokhara poco meno di duecento chilometri.

Quando va bene, in questo tratto di strada, trovi almeno cinque camion ( o bus ) coricati sul fianco, o abbandonati sulle quattro ruote con radiatori che sbuffano e giunti e alberi di trasmissione e testate che “saltano” tra copiose perdite di olio.

O accartocciati, le cabine ridotte ad origami in lamiera, frammenti di vetro e cattivi pensieri riguardo la sorte degli occupanti le prime file. Ecco perche' in molti preferiscono sistemarsi sul tetto ( pare una mia solita uscita, ma e' cosi' ).

Velocita' spesso ridicole a scongiurare tragedie, anche se il morto, statene certi, ci scappa e sovente.
Due anni fa grazie ad un piantone di sterzo che sul piu' bello ha fatto “crac”, un pulmino con 56 occupanti s'e' inabissato nel fiume ( Trisuli ) che corre per chilometri a fianco della statalissima. Nessun superstite, 56+2 ( autista e controllore ) nepalesi.

Nel viaggio di ritorno il foto-esempio : un truck in retromarcia, all' improvviso ingovernabile, di traverso giu' per la scarpata ( carico di sassi da fiume ) con, fortuna vuole, le fresche frasche a trattenerlo.
Nessun ferito, solo un grosso spavento. Ri-fortuna vuole.