lunedì 12 dicembre 2011

Canoa club


Post precedente. Li definivo malati per la canoa. "Malati" per come l'avete intesa, basterebbe veder alcune foto di questi tra sbuffi e salti che danno del pazzo a me (non per la bici, ma per l'amar questa città e questo Paese). Allegra banda affiatata, trascorre le giornate a mollo, napolizza (enne-a, na come Napoli) la G-House che ha la sfiga di ospitarli con fezzose mute in neoprene impregnate di sudore (un tanfo che non vi dico) stese alla bell'e meglio su ringhiere, scale, rami e ventilatori... che manco i nepalesi (enne-e, ne, come Nepal). Ulteriore caratteristica: ingurgitano più litri di birra che acqua nel pozzetto (a farmi due sere/cene con loro mi son fatto mezza cultura kayakistica oltre a due coglioni così... scherzo, è stato un piacere).