lunedì 12 dicembre 2011

Abitudinario


Dice bene l'amica nella sua mail, "quella via è la stessa". Già, sono un abitudinario. In questa via di Thamel (centro turistico di Kathmandu per chi si collegasse solo ora) ho gli amici, pochi ma buonissimi. In questa via ho la G.House, economica e pulita. A due passi avrei identica situazione casino-clacson-cinesi sbraitanti e pagherei dieci volte tanto. Poco per noi e per gli americanotti che riempion quell'hotel, troppi se si pensa che già il mio pernotto è il doppio di una giornata lavorativa per loro, parlo mediamente. Di fronte ho il ristorantino nepalese (economico) di fiducia (lascio ai fenomeni-da viaggio i posti dove mangiar con poco, pochissimo, per poi star male, malissimo solo per dire "ho mangiato con...meno"), più avanti il posto dove mangiar ottimi spaghetti (lo trovate tra le vecchie pagine, qui nel blog), l'edicola, la libreria, il barettino dove far colazione (alla colazione da sborone non ci rinuncio, fanculo i soldi) e il baracchino dove prender il tè-ginger. La strada, ha visto bene l'amica della mail, è la stessa, ma uguale... non lo è più (vola un "sigh" di tristezza). Piccole cose, che vi racconterò. E che stian cambiando in fretta le cose lo dimostra l'i-phone immortalato che non era tra le mani di un americanotto alloggiato all'Hotel Utze (tanto per far nomi).