giovedì 15 dicembre 2011

Paolo


Paolo non è il suo vero nome, ma mi pare ovvio. Io lo chiamo così, da tempo. Anche lui è un amico della via, anche lui lo trovate in precedenti pagine-blog (se la pigrizia non vi frena) legate al Nepal- Entro nel suo negozio con la bici, rischio di strappargli un mandala d'annata (e se scrivo strappare intendo dire che a momenti dal troppo slancio per salir i due scalini a momenti mi inquadro), gli do la brutta notizia (che sabato non posso accettar il suo invito per pranzo con parentado) e lo invito a montar in sella, così si gasa un po' e non mi manda a quel paese (son al terzo bidone). Pollice da io so figo e ovviamente... tè nero bollente. Tocca 'contentarlo.