giovedì 15 dicembre 2011

Brumotti


L'ingresso lanciato nella bottega di Paolo, alla Brumotti per intenderci (potere della tv, ora ne parla pure la mì nonna, prima manco quelli che pedalan sapevan di lui), pensavo mi portasse in premio una letteronza, una velina, una, insomma. Invece nisba, tè nero con Paolo e manco un applauso (che rima!!). Queste son le vere ingiustizie della vita. Il Vitto nasce dotato (in sella dico) e bello. Lui, inculato  (volevo intender fortunello), se ne va al Campo Base dell'Everest con un elicottero (vedere servizio di Striscia) per preparar l'ascesa-impresa 2012 (tifo per lui ma credo che la montagna non abbia bisogno del Circo), io mi son rotto il culo (che non vuol dir... fortunello) con 23chili sulle spalle nel 2008 (e ancor prima, nel 2006 - veder su selvatiko.com, please). Lui, coperto di palanche e testimonial perfetto pure per un rasoio, io, che la barba me la faccio fare solo perchè qui costa per 25cent di euro che faccio fatica a continuar a sognare coi/sui pedali...


E vabbè, un lamento che vien dall'aver la febbre, qui a Kathmandu, dove persino sulle locandine di un nuovo film-indiano, un funambolo su due ruote riesce a portar a casa un premio degno di nota !!