Malpensa, 21/02, ore 8.30. Armato di carrello eccomi al desk della Qatar Air. Mi domandano un visto per l'India (volo Milano-Dheli) che io naturalmente non ho. Ribatto: "sono solo in transito, proseguo per Ktm...". L'ho convinta, son convinto. Ma c'è un però. Se sono in transito ma spedisco lo scatolone con destinazione finale India (di questo primo volo), come diavolo faccio ad imbarcarlo su quello successivo di tutt'altra compagnia aerea ? Dovrei uscire dall'aereoporto, rientrare, rifare il ceck-in, imbarcare lo scatolone, fine. Per una manovra del genere un visto non ce l'ho. Pensiamo la stessa cosa nell'identico istante in cui stanno per appiccicarmi sul bagaglio l'etichetta di destinazione. E ora ? E ora niente, dallo scatolone esce la mia solita faccia di tolla, mostro due articoli (una brochure preparata per i media-nepalesi) e una foto con Licia (quella che conoscete). Un giro di telefonate, l'idea di segnalar via telefax il mio passaggio al Terminal 2 indiano (ci voleva tanto?), di appiccicare, comunque, sullo scatolone il codice del volo successivo e la sigla KTM (Kathmandu). Il mio grazie a G e F (l'ho promesso che li avrei ringraziati) della Compagnia dell' antilope per il paraculo :-D