mercoledì 23 marzo 2011

Saleem

Gira e rigira, altro che mantra, karma e balle varie. Qui ogni (ogni) gesto ha un unico scopo, far sì che porti del vil denaro nelle saccocce. Che sia una mela, un fiore, o un pugno di riso offerto al dato tempio, ci si augura che porti ricchezza. La salute, contemplata, al secondo posto. Non é da meno Saleem, garzone (e parente) di Munna, che la mattina piange tra i fumi, bruciando erbacce (pare rosmarino e non é l'erba che pensate...) con una stufetta elettrica, maledicendo le volte in cui manca la corrente per farla funzionare. Da principio pensavo scaldasse un chaj (tè al latte), poi ho visto la nebbia: habemus un sognatore.