Non e' il suo nome, questo e' palese, e non ricordavo nemmeno perche', sin dal viaggio scorso, io lo chiamassi cosi`. Ieri, invitato a casa sua per il pranzo, svelato il mistero…
Come tanti ha un negozio, come tutti stai pur certo che ti offre del te', t' invita ad entrare e ti fa uno “special price, friend”.
E quando gli dici da dove vieni stai certo che li' ha un amico. Il suo in “italy” si chiama Paolo. E Paolo e' diventato. ( bella storiella vero ? )
Riso, pollo, curry e spinaci ( tutto buono tranne il pollo tutto ossa !! ), lassi ( con latte a grumi, no grazie ) ed acqua. Te' nero a chiudere e poi foto col parentado.
Non vi mostro che pena quelle con i figli di tre fratelli ed un sacco di mocciosi sulla terrazza vista periferia.
Allego quella meno da cerimonia con le due veline-nipoti, nove e quindici anni.
La piu' grande mi domanda l' e-mail ( 20 anni di meno !! ). E penso : donne & e-mail in Nepal non mi portano bene ( epilogo scorso ), meglio se non te la lascio.
ps : Paolo ha una rivendita di gas fuori citta, oltre ad un tanka-shop in centro che gestisce col fratello.